I Vigili del Fuoco protestano a Roma con il lutto per il disastro in Puglia / “Siamo il corpo più mortificato dalla politica”

Circa 500 vigili del fuoco provenienti da tutta Italia, hanno invaso via XX Settembre a Roma davanti all’ingresso del Ministero dell’Economia. La protesta è stata organizzata dal sindacato autonomo Conapo per chiedere per i Vigili del Fuoco lo stesso trattamento retributivo e pensionistico degli altri Corpi dello Stato preposti alla sicurezza dei cittadini, tra cui la Polizia di Stato che come i Vigili del Fuoco dipende dallo stesso ministero dell’Interno.
Andrea Faraglia (nella foto a sinistra) segretario provinciale del Conapo,  intervenuto alla manifestazione con una folta delegazione reatina, riassume così: “A seguito della tragedia avvenuta in Puglia che ha visto i Vigili del Fuoco impegnati in prima linea nelle operazioni di soccorso, continua Faraglia, abbiamo deciso di concerto, di svolgere la manifestazione, già programmata da tempo, in forma silenziosa e con nastro nero al braccio, in segno di lutto e di rispetto per i familiari delle vittime e degli stessi colleghi impegnati nei soccorsi”.
Il leader sindacale Antonio Brizzi (nella foto a destra): “Siamo il Corpo più mortificato dalla politica. Non chiediamo privilegi ma di essere trattati come gli altri corpi: non siamo un corpo di serie B. Il premier Renzi e i ministri Alfano e Padoan ci devono spiegare perché un Vigile del Fuoco viene retribuito dallo Stato con 300 euro mensili in meno di un appartenente agli altri Corpi dello Stato, quando lo stesso Stato che ci retribuisce ci chiede pari o superiore rischio lavorativo”.
I Vigili del Fuoco hanno chiesto ed ottenuto di essere ricevuti al Mef per spiegare le loro ragioni. Presenti sul posto anche numerosi parlamentari.
Foto: CONAPO ©
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