I Vigili del Fuoco reatini protestano per retribuzioni e pensioni: “Vogliamo equità”

“La diffusa partecipazione dei Vigili del Fuoco del comando di Rieti allo sciopero odierno organizzato dal sindacato Conapo è un chiaro segnale al premier Renzi e al ministro Alfano del disagio che i nostri uomini patiscono perché considerati dai politici un corpo di serie B in quanto a retribuzioni e pensioni, penalizzati rispetto agli altri corpi, nonostante l’altissimo rischio cui sono sottoposti per dare sicurezza ai cittadini”.
Lo afferma Andrea Faraglia, Segretario Provinciale Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, nel commentare i dati di adesione allo sciopero nazionale, che al Comando di Rieti ha raggiunto l’86% riferito al personale del corpo in uniforme.
“Un dato di adesione elevatissimo se si conta che il personale amministrativo non in divisa ha fatto media, abbassandola di qualche punto, nonostante non fosse stato chiamato allo sciopero – ha spiegato Faraglia – i Vigili del Fuoco Reatini chiedono pari dignità degli altri corpi. I politici non possono continuare ad ignorare le richieste di parità di trattamento. Siamo pochi, sottopagati, esposti a rischi enormi, sempre dimenticati e con retribuzioni e pensioni inferiori agli altri corpi. Non ci costringano a gesti estremi”.
Dal Conapo comunque, fanno sapere che non abbasseranno la guardia e già mercoledì 13 luglio alle ore 10.30 daranno corso ad un’altra protesta a Roma in via XX Settembre davanti al Mef per chiedere “non privilegi ma pari dignità retributiva e pensionistica con gli altri corpi”.
Foto (archivio) RietiLife ©
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