Cinema e Amatrice in lutto, addio Franco Di Giacomo: lavorò con Leone, Bertolucci e Scola

(di Sabrina Vecchi) È scomparso ad Acilia all’età di 83 anni Franco Di Giacomo, direttore della fotografia originario di Amatrice. Di Giacomo ha collaborato con alcuni dei più grandi registi italiani, da Bertolucci a Ettore Scola, dai Taviani a Nanni Moretti. Iniziò la sua carriera come assistente di Aldo Tonti, per poi diventare fuochista ed infine operatore alla macchina. Fino al 1970 partecipa a diversi b-movies, ma anche a film che resteranno nella storia del cinema. E’ stato infatti uno degli operatori del kolossal “Cleopatra” con Liz Taylor, ma anche di “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica, oltre che di due film di Pasolini, “Uccellacci e uccellini” e “Porcile“.

Fu operatore alla macchina nei film cult di Sergio Leone, “Il buono, il brutto e il cattivo” e “C’era una volta il West“, autentiche pietre miliari del periodo spaghetti western. Nel 1969 pur con un flop di Salvatore Samperi, approdò al ruolo di direttore della fotografia ed iniziò ad alternare film di genere a film d’autore, lavorando tra gli altri con Dario Argento, Marco Bellocchio, Mauro Bolognini e Luciano Salce. Sul finire degli anni 70 seguì il filone di successo delle pellicole che vedono protagonista Bud Spencer ed a seguire passò versatilmente al grande cinema dei Fratelli Taviani, forse la vera grande svolta. Con “La notte di San Lorenzo” Di Giacomo vinse nel 1983 il David di Donatello, e riceverà altre quattro nomination del ventennio successivo (e tre ai Nastri d’argento).

Sempre negli anni ’80 cura la fotografia dei film di Nanni Moretti e Damiano Damiani ma anche quella di “Oci Ciornie” di Nikita Mikhalkov. Negli anni ’90 altre illustri collaborazioni, come “La casa del sorriso” di Marco Ferreri, “Marcellino” di Luigi Comencini e “Parenti serpenti” di Mario Monicelli.

Uno dei film più importanti della carriera di Di Giacomo fu “Il postino” di Massimo Troisi, che vincerà l’Oscar come miglior film straniero. Con “Romanzo di un giovane povero” inizia nel 1995 anche la collaborazione con Ettore Scola, che lo seguirà in una rimpatriata nella sua Amatrice nel 2007 (leggi). Nel 2000 vinse il Premio Flaiano alla carriera e nel 2004 concluse la sua carriera di direttore della fotografia con la miniserie “Luisa Sanfelice” dei fratelli Taviani, e poi con un ultimo film per la regia di di Stefano Coletta.

Franco Di Giacomo è stato anche presidente dell’A.I.C., l’associazione degli autori della fotografia, e da anni era cittadino onorario di Amatrice, dove aveva ideato la rassegna cinematografica Cinemamatrice. “Uomo di grande statura artistica nel mondo del cinema. L’Amministrazione comunale di Amatrice è vicina alla famiglia Di Giacomo”, è il ricordo del Comune di Amatrice.

Amava tornarci spesso, ricambiato nell’affetto dai suoi compaesani, che oggi ne piangono la scomparsa.

Foto: RietiLife ©

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