MONICA GUERRITORE TRASCINANTE E INTENSA AL FLAVIO / LA RECENSIONE E IL TWEET

(di Sabrina Vecchi) Era forse lo spettacolo più atteso nel cartellone di prosa del Teatro Flavio Vespasiano. Infatti, nonostante la battente pioggia, tanto pubblico è accorso per applaudire la strepitosa Monica Guerritore, protagonista ed in questo caso anche regista della commedia drammatica “Qualcosa rimane” del Premio Pulitzer anno 2000 Donald Margulies. Scenografia accogliente ma essenziale, a ricreare lo studio della celebre scrittrice Ruth Steiner – impersonata splendidamente dalla Guerritore -, la quale alterna periodi dedicati alla scrittura dei suoi romanzi alla didattica rivolta a giovani universitari.

Così, nonostante le esitazioni iniziali, Ruth prende sotto la sua ala protettrice la giovane aspirante scrittrice Lisa Morrison (ben interpretata da Alice Spisa), e sul palcoscenico si avvia un intenso intreccio che diventa presto uno scambio di vite, di storie, di approcci diversi nell’affrontare le situazioni e nel guardare le cose. Un incontro/scontro tra generazioni che contrappone la “fame” di sapere dell’allieva all’esperienza ed al dolore di un vissuto non ancora somatizzato che si porta dietro come un pesante fardello la scrittrice di fama.

Lo spettatore è avvinto fin dai primissimi minuti dal duetto serrato tra le due, in attesa che le barriere comunicative pian piano si abbattano, con il dialogo, con la condivisione, con il racconto sempre sincero del proprio io, con liti accese quando necessario. Monica Guerritore regista dichiara di aver fortemente voluto Alice Spisa, giovanissima vincitrice del premio Ubu 2013, per interpretare il complesso ruolo della giovane Lisa Morrison, rivedendo in lei se stessa da ragazzina intenta ad interpretare con grinta i primi grandi ruoli. Una scelta che è anche lezione di umiltà da parte di una grande attrice che si presta a dividere la scena con un’esordiente ed a tratti intende mettere quasi in ombra il suo magnetico ed ingombrante carisma recitativo per lasciarle modo di esprimersi al meglio.

Il sipario del Flavio si chiude su uno spettacolo trascinante ed intenso, che può essere spunto per riflessioni sul proprio essere, per arrivare al “conoscere” e non fermarsi solo al “sapere”, come insegna Ruth.

Nella foto, il tweet inviato a RietiLife da Monica Guerritore dopo lo spettacolo al Flavio Vespasiano. Foto: Monica Guerritore Twitter ©

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