IL “CONTRATTO DI FIUME VELINO” RIUNISCE RIETI, ANTRODOCO E CITTADUCALE

«Al via la costruzione del Contratto di Fiume Velino»: è il punto su cui si sono ritrovati i primi cittadini di Rieti, Cittaducale ed Antrodoco, intervenuti sabato 21 novembre al Convegno “Contratto di Fiume Velino. Il Progetto. Le opportunità.”, organizzato a Cittaducale dai Gruppi di Ricerca Ecologica Lazio con il patrocinio gratuito del Comune di Cittaducale, del Corso di Laurea in Scienze della Montagna e della Riserva Lago Lungo e Ripa Sottile, nonché con la collaborazione di A.S.D. Canoa Club Rieti Centro D’Italia, di European Consumers e dell’Associazione culturale Micciani Unita.

Simone Petrangeli, Roberto Ermini e Sandro Grassi hanno individuato nel percorso di negoziazione partecipata avviato dalla delibera di Giunta n. 787 del 18/11/2014, con cui la Regione Lazio ha ufficialmente aderito alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, una grande opportunità di riqualificazione del territorio del bacino idrografico del Velino, con interventi multisettoriali finalizzati a ridurre l’inquinamento, migliorare la qualità dell’ambiente e rilanciare lo sviluppo sostenibile indispensabile per le comunità locali.

Pieno successo, dunque, per l’importante appuntamento promosso dai GRE LAZIO al fine di sensibilizzare gli enti istituzionali e i soggetti privati insistenti nel bacino del fiume Velino, e massima soddisfazione da parte degli organizzatori: «il dibattito è stato di elevatissimo livello scientifico – ha sostenuto Marco Tiberti, Responsabile Agromafie dei GRE LAZIO – e pertanto intendo rivolgere il mio più sentito ringraziamento al prof. Giovanni Damiani, all’ing. Paolo Cioppa e al dott. Marco Pezzotta per aver definito le criticità biologiche, idrauliche e geologiche del Velino, punto di partenza per la definizione delle azioni correttive e migliorative da porre in essere con il Contratto di Fiume, ad iniziare dagli sbarramenti delle centrali idroelettriche che non garantiscono il minimo deflusso vitale e da un assurdo utilizzo di pesticidi anche in aree protette».

«Il passo successivo sarà un tavolo tecnico operativo – ha invece sostenuto Carlo De Falco, Presidente dei GRE LAZIO – che dovrà portare in tempi rapidi alla formalizzazione di un protocollo d’intesa tra le varie amministrazioni interessate e all’avvio di un processo di partecipazione delle varie realtà insistenti sul territorio». Foto: GRE Lazio ©

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