DENTRO LA BRUXELLES BLINDATA: “IO, REATINO, IN UNA CITTÀ IMPAURITA E SURREALE”

Tra i molti reatini che stanno vivendo ore di tensione in una Bruxelles militarizzata per il rischio di nuovi attentati e con allerta 4 (livello massimo) fino a domani, c’è anche il bancario Cristian Fabrizi, originario di Grotti ma da quattordici anni residente per lavoro nella capitale delle istituzioni europee. Racconta a RietiLife le sue sensazioni mentre continuano le ricerche dell’attentatore di Parigi Abdeslam Salah: “Bruxelles da città aperta e d’incontro è diventata una città chiusa: negozi, scuole ed uffici. I treni arrivano impauriti e vuoti di pendolari. Un ambiente surreale, tutti sperano di tornare alla noiosa e gioiosa normalità di capitale della burocrazia. Come ha fatto il giovane della porta accanto a fare tutto questo, ci chiediamo? Bruxelles rimarrà nonostante tutto tollerante ed accogliente perchè è parte del suo dna, questo la rende unica. Lo dice un grottigiano fieramente brussellese”. Foto: web ©

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