ASSISTENZA SPECIALISTA SCOLASTICA, I SINDACATI DENUNCIANO I TAGLI. IL COMUNE REPLICA: “MONTE ORE SOPRA LA MEDIA NAZIONALE”

I sindacati Fp Cgil col segretario Ciccomartino, la Cisl Fp ed il segretario De Sisto e La Uil tucs col segretario Feliciangeli hanno diramato una nota sull’assistenza specialistica scolastica, segnalando la situazione. Ai sindacati ha replicato anche il Comune.

«Con l’apertura delle scuole l’integrazione nel contesto scolastico e la diffusione di una cultura dell’inclusione è ormai venuta meno! L a figura dell’assistente specialistico ai disabili è prevista dai seguenti atti normativi: art.42/45 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 24 Luglio 1977 n.616 e art.13 comma 3 della Legge n.104/92.

L’assistente specialistico è un operatore che mèdia per la comunicazione e l’autonomia dello studente “fragile” con le persone che interagiscono con lui nell’ambiente scolastico.

Operare in questo modo permette di attuare un PEI (Piano Educativo Individualizzato) rispettando ciò che la Legge realmente prevede nel DPR 24 Febbraio 1994 art.5, al fine di giungere all’istruzione ed integrazione scolastica dell’alunno disabile.

Si tratta di un iter volto a garantire la certificazione dell’effettive esigenze rilevate dall’alunno così come recitano le ultime leggi finanziarie. Le organizzazioni sindacali denunciano e chiedono: perché tutto questo non è stato rispettato? Perché in barba alle vigenti disposizioni in materia e senza alcuna consultazione con le stesse, vengono ulteriormente tagliati i servizi (nel migliore dei casi) quando non totalmente erogati?

Fp Cgil Cisl fp Uil Tucs, durante l’assemblea pubblica tenutasi in data 15 settembre hanno constatato che le preoccupazioni esternate da mesi dalle stesse sono diventate una  triste realtà.  L’assemblea ha inoltre evidenziato tramite le parole degli operatori delle famiglie degli insegnanti il totale blocco dell’assistenza specialistica in tutte le scuole di pertinenza provinciale e di una riduzione inaccettabile delle ore di copertura degli operatori in tutte le scuole di competenza Comunale. Tale gravissima circostanza, riferita al Comune di Rieti, anche espressa dalle organizzazioni sindacali durante gli incontri sul bilancio di previsione 2015,  hanno creato enorme disagio tanto da portare alcuni genitori degli alunni disabili a denunciare tale situazione alle Forze dell’Ordine.

Tutto questo è accaduto malgrado i diversi incontri avuti con l’Amministrazione Comunale che aveva garantito  l’erogazione del servizio senza ulteriori tagli incisivi e senza essere stati, malgrado le richieste ufficiali, mai ricevuti dal Presidente della Provincia, che fino ai primi giorni dell’inizio della scuola, invece, garantiva senza alcun problema, tramite alcuni dei suoi collaboratori, la puntuale erogazione del servizio di assistenza specialistica negli istituti superiori.

Diciamo Basta a questo protrarsi di una  situazione che definire grave è superficiale, sia per tutti gli operatori coinvolti che si trovano ad erogare il servizio, parte con un orario di lavoro dimezzato parte a zero ore con la cigs alle porte!

Diciamo basta all’immobilismo di due Amministrazioni, Comune e Provincia di Rieti, che sono state sollecitate più volte fin dall’ inizio dell’anno alla risoluzione di una problematica che coinvolge una  fascia debole della comunità per  il diritto alla studio all’inclusione e all’integrazione e che evidentemente invece sono state  troppo distratte ed ora ed ancora a farne le spese sono gli operatori, le famiglie, gli utenti e  l’organizzazione interna scolastica.

Diciamo Basta perche la politica di questa città non può più permettersi distrazioni (auspichiamo non volute!), e siamo convinti che debba tornare a mettere al primo posto in agenda le politiche sociali tese al miglioramento dei servizi delle fasce deboli della nostra comunità.

Cgil-Cisl-Uil di categoria attiveranno tutte le iniziative possibili e necessarie (attraverso stato di agitazione, mobilitazione, assemblee pubbliche e presidi) al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e di garantire l’erogazione del servizio, con la ferma convinzione che ciò che è previsto per Legge sia prima di tutto rispettato dal buon senso della Politica e nello spirito del “buon padre di famiglia”. Lo stato di agitazione che verrà indetto permarrà in via permanente fino alla conclusione positiva della vertenza».

 

Il Comune ha replicato con un’altra nota, specificando anche sulla situazione degli scuolabus: «Per quanto concerne il servizio di scuolabus, l’Amministrazione comunale di Rieti precisa che il settore competente ha completato la definizione dei percorsi sulla base delle domande finora pervenute e questo consentirà, dal 18 settembre, anche l’estensione dei tragitti alle frazioni limitrofe. I tragitti definitivi, quindi, saranno tracciati non appena saranno pervenute agli uffici tutte le richieste.

Per quanto riguarda il servizio di assistenza specialistica, l’ingresso dei nuovi casi ha comportato una ridistribuzione del monte ore complessivo per consentire a tutti di usufruire del servizio. Tuttavia, grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, è stato possibile combinare le risorse assegnate in modo da assicurare ai casi più delicati la presenza di un operatore dedicato per l’intero orario scolastico.

Si precisa, inoltre, che a fronte di una media nazionale di 12/14 ore di assistenza, i programmi individualizzati assicurano fino a un massimo di 18 ore settimanali fatti salvi casi e situazioni di particolare fragilità.

Nelle prossime settimane, come avviene all’inizio di ogni anno scolastico, i piani saranno comunque oggetto di ulteriori verifiche al fine di migliorare il servizio di assistenza ai ragazzi». Foto (archivio) RietiLife ©

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