CALCIO, FEDELI: “LA SAMB È STATA SEMPRE UN MIO PALLINO, VOLEVO PRENDERLA GIÀ LO SCORSO ANNO”

Pubblichiamo la prima intervista da neo presidente della Sambenedettese di Franco Fedeli. (da Riviera Oggi)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato firmato attorno all’ora di pranzo l’accordo per il passaggio delle quote della Samb Calcio da Gianni Moneti a Franco Fedeli. La firma è avvenuta negli uffici romani di Fedeli, nuovo presidente rossoblu, titolare della catena di supermercati Elite e Super Elite.

Il luogo del ritiro è ora Cascia (“Molto più vicino a San Benedetto, la città sportiva sarà contenta”).

Abbiamo sentito il neo presidente (il 42° della storia, dal 1923 a oggi) per conoscerlo meglio

Franco Fedeli: “Non faccio mai il passo più lungo della gamba”

Oggi, come avevamo annunciato, la storia rossoblu cambia per l’ennesima volta: da questo momento la Samb ha un nuovo presidente, Franco Fedeli. È lui, ma non era difficile capirlo, l’imprenditore dell’Italia centrale del quale scrivevamo ieri.

E di Cascia, ha 72 anni. È un grande appassionato di calcio. Tra le sue squadre Ternana, Ancona e Rieti.

Come è nata la scelta di acquistare la Samb?

“Uno dei motivi per cui ho lasciato il Rieti è che avrei dovuto condividere lo stadio con la Lupa Roma ma il più importante è una piazza come quella di San Benedetto che ha militato per 21 volte nel campionato cadetto. So di una tifoseria innamorata oltre ogni limite della propria squadra”

Pare che lo faccia anche per suo figlio che ha ereditato da lei la passione per il calcio…

“È vero anche se non ho tirato i remi in barca, mi sento ancora pieno di energie ma certamente il futuro è dei giovani”

Senta io in qualche mio commento l’ho paragonata a Gaucci, anche se lei non ha mai presieduto squadre di serie A. Per questo motivo, l’ho definito un ‘piccolo’ Gaucci, oltre che per il suo carattere un po’ ‘vulcanico’, non per altre… caratteristiche

“Non è assolutamente un paragone che gradisco. Siamo diversi ma, senza alcun riferimento ad altre persone, le spiego come sono fatto. Il mio identikit è quello di una persona molto seria che, prima di prendere una decisione, valuta tutti i pro e i contro. Per esempio non ho mai lasciato debiti in tutte le squadre in cui sono stato. Ho sempre preferito lasciare da signore. Potete chiedere a tutti i miei dipendenti se avete qualche dubbio. Certamente, proprio perché ho una dignità da difendere, non farò mai il passo più lungo della gamba”

Lascerà la squadra in ritiro dove sta adesso?

“No, stiamo per trasferire tutti i componenti nel ritiro di Cascia (la sua città di nascita Ndd) perché è più vicino alla mia famiglia ma anche a tutti i sambenedettesi che sicuramente apprezzeranno”

È stata una trattativa lunga? Tra lei e Moneti non è mai corso buon sangue…

“In realtà volevo venire da voi già un anno fa ma non fu possibile. Gianni Moneti è un brav’uomo e magari ha capito quale era il momento giusto per fermarsi. Non credo che soffrirà molto per la scelta che è stata probabilmente necessaria oltre che ben ricompensata”

Tornando alla squadra, adesso cambierà tutto…

“Non è detto, credo che sia giusto visionare con attenzione gli uomini che la Samb aveva portato in ritiro. Ne riparleremo fra qualche giorno.

Appuntamento quindi davanti al notaio per ratificare l’accordo?

“Sì, martedì prossimo tutto sarà ufficializzato dopo di che presentarci alla città e conoscerla meglio sarà un obbligo che rispetteremo prestissimo. Magari mercoledì prossimo”

È consapevole che la Samb deve uscire prima possibile dai dilettanti…

“Come no ed è questo che cercherò di fare ma nel calcio non si possono mai avere certezze, magari per un nonnulla l’obiettivo sfuma. L’importante è lottare per il primo posto. La sicurezza non fa parte di questo sport” Foto: RietiLife ©

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