“IL FUNERALE DI MIA MADRE CON BEFFA, IL CIMITERO ERA CHIUSO” / LA LETTERA

Un funerale dimenticato. È quello che è accaduto nell’ultimo viaggio della signora Olinda Calanchini, da tutti conosciuta come Angelina, scomparsa alla veneranda età di 99 anni dopo una vita passata a Contigliano. L’episodio è successo al cimitero di Contigliano ed ha visto protagonisti i familiari di Angelina (la famiglia Colasanti) e gli operai comunali, che hanno dimenticato il funerale e di conseguenza la tumulazione. Una cosa che non è andata giù alla famiglia Colasanti, che si è rivolta a RietiLife e al suo direttore per segnalare quanto accaduto. Il sindaco di Contigliano, Angelo Toni, e l’addetto ai servizi cimiteriali, Tonino Martellucci, si sono subito attivati per risolvere la questione nell’immediato (la tumulazione è avvenuta con ritardo, nel forte disagio di tutti i partecipanti alle esequie). Gesto apprezzato dalla famiglia, anche se la rabbia rimane.  Di seguito la lettera inviata a RietiLife della famiglia Colasanti.

 

“Gentile direttore, tutto è successo per il funerale di mia madre – dice il signor Colasanti – Il giorno prima delle esequie mi sono recato negli uffici comunali ed ho espletato tutte le formalità di rito, effettuando i pagamenti e ricevendo rassicurazioni che gli operai sarebbero stati avvisati per la tumulazione. Il giorno del funerale, dopo la messa a Madonna Croce, ci siamo recati al cimitero. Arrivati qui con il corteo, intorno alle 18, ci accorgiamo che il cancello grande, che avrebbe consentito l’accesso al carro funebre, era chiuso ed era aperto solo il passaggio pedonale. Abbiamo cercato per quasi tre quarti d’ora l’operaio all’interno del cimitero, ma niente. Alla fine ci siamo rivolti al Comune di Contigliano, col sindaco e l’addetto ai servizi cimiteriali che si sono adoperati mandando subito un altro operaio. Il sindaco Toni ed il responsabile Martellucci si sono scusati con noi, mettendoci la faccia. Ma la giustificazione a questa cosa è stata che l’operaio si è dimenticato di comunicare all’altro operaio del funerale di mia madre – continua ancora il signor Colasanti –  questo è quanto ci è stato detto dal sindaco. Pur riconoscendo l’impegno del sindaco e del responsabile, questa è una giustificazione che non si accetta. Non ci si può dimenticare un funerale. Siamo a Contigliano, non a Roma. Sapevano tutto. Come si fa a fare una stupidaggine del genere, serve un po’ più di responsabilità. Dopo una vita vissuta a Contigliano, nell’ultimo viaggio un ‘regalo’ così a mia madre… È inaccettabile”. RietiLife è a disposizione per qualsiasi tipo di replica. Foto: RietiLife ©

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