PETRANGELI INDAGATO PER FALSO E TURBATIVA D’ASTA. IL SINDACO: “ESTRANEO AI FATTI”

Indagati Simone Petrangeli e Enza Bufacchi. Il sindaco di Rieti e il presidente dell’Asm sono indagati in concorso tra loro per falso e turbativa sull’appalto per la differenziata nel Comune di Cittaducale. La municipalizzata di Rieti sarebbe risultata idonea a partecipare all’appalto riguardante il servizio di igiene urbana, raccolta e trasporto dei Rifiuti nel comune di Cittaducale grazie a percentuali che sarebbero stati state aumentate ed avallate da una nota redatta dal primo cittadino del Comune di Rieti, Comune già socio di maggioranza della società, ma nettamente inferiori a quelle rilevate dalle indagini della Forestale.

E’ quanto emerge dall’attività di indagine iniziata a metà del 2014 – dopo un esposto presentato in Procura – svolta dal personale Forestale della sezione di polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Lorenzo Francia. Nel capitolato di gara erano definiti parametri specifici per i partecipanti riguardanti la percentuale di raccolta differenziata operata dal Comune, ma durante le indagini sarebbero emerse discrepanze sostanziali nei parametri dichiarati dal presidente dell’Asm e quelli prescritti.

In particolare le dichiarazioni rese dal presidente dell’Azienda servizi municipali prima (Enza Bufacchi), e dal sindaco di Rieti dopo (Simone Petrangeli), avrebbero indotto in errore la Commissione di gara del Comune di Cittaducale facendo ammettere la Municipalizzata nonostante di fatto non avrebbe avuto titolo a partecipare.

LE PAROLE DEL SINDACO “Il mio avvocato – si legge nel comunicato del sindaco Simone Petrangeli – si è già presentato presso la procura della Repubblica per chiarire la mia posizione. Vengo accusato di aver rilasciato una falsa attestazione sulla percentuale di raccolta differenziata nella cosiddetta area pilota del Comune di Rieti. L’attestazione che ho rilasciato su richiesta di Asm, in qualità di committente, si fonda su dati certificati dalla stessa Asm sulla base delle quantità di rifiuti raccolti nell’area pilota negli anni 2010, 2011 e 2012 e tali dati sono confermati dai Mud (modello unico di dichiarazione dei rifiuti) che dimostrano le quantità di rifiuti trasferiti dall’area pilota al centro di Casapenta”.

“Il criterio utilizzato per calcolare la percentuale di raccolta differenziata – prosegue il primo cittadino – è quello della quantità di rifiuti raccolti nell’area pilota e non quello, presuntivo e non scientifico, dei residenti e della produzione di rifiuti presunta. Naturalmente, a causa della cosiddetta migrazione dei rifiuti, fenomeno tipico dei Comuni nei quali il porta a porta non si fa in tutto il territorio, la quantità di rifiuti raccolti nell’area pilota non corrisponde alla somma dei rifiuti prodotti dai residenti”.

“Credo del tutto evidente che, in quanto sindaco del Comune di Rieti, non ho svolto nessun ruolo e non mi sono mai interessato direttamente ad alcuna delle gare alle quali Asm ha partecipato. Sono naturalmente a disposizione per qualsiasi chiarimento – conclude Petrangeli – per documentare il mio operato e non ho motivo di dubitare che la Magistratura saprà accertare la veridicità dei dati che ho attestato”. Foto (archivio): RietiLife ©

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