IL CALCIATORE DEL RIETI AURELIEN DOUA BI A VICENZA PER UN PROVINO / LA STORIA DELL’IVORIANO

(di Christian Diociaiuti) Nei giorni scorsi il giocatore del Rieti, della Juniores, degli Allievi e già nel giron della prima squadra, Aurelien Yamissa Doua Bi , classe ’98 tesserato con gli amarantocleesti, ha sostenuto un provino con il Vicenza Calcio, attualmente militante in serie B, che prevedeva una seduta esclusivamente riservata all’aspetto tecnico ed, il giorno conclusivo, una partitella con le formazioni giovanili del club veneto. Al termine, i tecnici biancorossi hanno espresso giudizi positivi sul calciatore in attesa di una decisione definitiva che verrà presa prossimamente. Aurelien è uno dei giovani promettenti del Rieti, su cui punta molto la famiglia Fedeli e che in questa stagione, ha già registrato qualche presenza tra le fila della formazione di Serie D, mentre nelle giovanili ha segnato molti gol tra Juniores e Allievi Elite. LA STORIA DI AURELIEN (da Il Messaggero, 1° Novembre 2014 – Christian Diociaiuti) Come i connazionali Gervinho o Drogba? Nessuno può saperlo, perché il sipario su di lui deve alzarsi. Ma l’ivoriano Aurelien Doua Bi l’ambizione di diventare come loro ce l’ha.Eccome. È il giovane più chiacchierato della cantera amarantoceleste, per la simpatia che nutre verso di lui il patron e per le sue apparizioni in prima squadra, nonostante sia solo un 1998. Fa strage nelle giovanili (cinque reti con la Juniores Nazionale e uno con gli Allievi) ed il patron Fedeli nei minuti finali di ogni partita della prima squadra freme dalla voglia di vederlo in campo (con la Pianese ha avuto anche un’ottimachance di segnare). E giovedì è arrivata pure la convocazione nella rappresentativa Allievi Regionali delLazio. Insomma, «Aurelio» i numeri potrebbe averceli. «Sono arrivato in Italia il 10 settembre 2012 – spiega l’ivoriano, che frequenta il terzo anno di ragioneria, vive in una casa d’accoglienza perché è rifugiato politico, ma presto potrebbe vivere negli appartamenti riservati ai giocatori del Rieti – Ho un fratello a Palermo ed i miei genitori sono rientrati in Costa D’Avorio, dove tornerò in estate. Quando sono arrivato ho iniziato a giocare a basket, manon mi piaceva, volevo il calcio. Da quando sono piccolo gioco con gli amici, avevamo una squadretta e ci allenavamo per  conto nostro. Se mi fossi iscritto in una squadra in Costa D’Avorio poi avrei avuto problemi in Europa (per i tesseramenti, ndr). A Rieti – continua – mi trovo bene con il calcio e la città mi piace». Il progetto del giocatore è ambizioso: «Voglio giocare nella Nazionale del mio Paese, ma serve essere in un club di Lega Pro, B o A. Ora vediamo questo anno e poi a maggio valuterò: penso al domani e solo al Rieti. Andrea e Franco Fedelimi dicono di continuare così, di allenarmi e di capire le cose. Devo ascoltare mister Pompili e Pascucci mi dà fiducia. Sono felice di essere vicino a queste persone». «Vogliamo inserirlo gradualmente in prima squadra – spiega Andrea Fedeli – quel che si è visto sinora sono solo assaggi. Potenzialmente è un fenomeno, se è vero che nel suo Paese non ha mai giocato in un club, è un predestinato.Ce la mette tutta ed ha l’appoggio della società, è lamascotte del gruppo. Quando gioca negli Allievi e nella Juniores è un lupo in un gregge di agnellini. Fossi un avversario non scenderei in campo per protesta. È molto cresciuto, anche a livello fisico e tecnico, ma la testa è rimasta quella di un ragazzo. Vogliamo godercelo il più possibile: tra i nostri giovani è tra quelli che hanno possibilità di andare in A e B». Per Andrea Fedeli, il fatto che non sia un giocatore comunitario (che potrebbe svincolarsi a fine stagione, lasciando il club senza premi) non esiste. «Adesso no non ci potremmo, per così dire, guadagnare e lui a fine anno può andare dove vuole, ma non succederà. E poi calcisticamente non è un extracomunitario perché il primo tesseramento ce l’ha con noi – spiega Fedeli jr – una volta diventati professionisti potremmo fargli un triennale. Non vorrei che facesse come Ricchiuti, che andò a Genova troppo presto: il prossimo anno potrebbe essere titolare nel Rieti o una prima alternativa». Foto: FC RIETI ©

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