ALCATEL-LUCENT, IL PIANO NON PIACE AI SINDACATI: “MARTEDÌ 4 ORE DI SCIOPERO”

(da Il Sole 24 Ore – Andrea Biondi e Francesco Prisco) Torna la tensione fra Alcatel Lucent e i sindacati che si sono incontrati ieri a Roma al Mise per fare il punto sullo stato di avanzamento dello “Shift plan”, il piano di riassetto della società di telecomunicazione che nell’ autunno del 2013 partì con l’ individuazione di 580 eccedenze. Ora, a distanza di più di un anno, l’ azienda ha comunicato alle organizzazioni che la grande riorganizzazione non è bastata. Proprio oggi quindi sarà aperta una procedura di mobilità per 43 posizioni, “residuo” dello Shift plan. E in più 30 addetti del segmento Strategic Industries saranno esternalizzati verso la Sesa, gruppo che opera nelle tecnologie dell’ informazione. La decisione intorno alle sorti delle sedi di Battipaglia e Rieti, da un anno e mezzo appese a un filo, risulta invece per ora rimandata. Critica la posizione del Mise, espressa attraverso una nota, sulla procedura di mobilità per 43 lavoratori: «Il ministero non condivide tale scelta e la considera contraddittoria con la gestione collaborativa fin qui seguita nella conduzione del complesso piano di riorganizzazione del Gruppo a livello mondiale. Per questa ragione ha chiesto ad Alcatel di rivedere la decisione». Al termine dell’ incontro Alcatel Lucent ha affidato anch’ essa a una nota la conferma della procedura di mobilità, pur facendo presenti però gli investimenti nella nuova sede di Vimercate e il fatto di essere «entrata nella seconda fase dello Shift Plan, improntata a innovazione, trasformazione e crescita. Un nuovo corso per l’ azienda che si presenta al mercato con una rinnovata forza».

Certo, lo Shift plan non è stato una passeggiata: a luglio scorso si raggiunse con le sigle un faticoso accordo con Cassa integrazione e mobilità volontaria e incentivata per 200 unità, mentre il ramo Optics con 256 addetti in autunno è stato ceduto a Siae Microelettronica e altre 20 unità del segmento Field Force sono passate alla corte di Com.Tel. Ieri quindi la decisione dell’ azienda che ha ritenuto la cura insufficiente. E ora è muro contro muro con i sindacati: oggi e domani negli stabilimenti si svolgeranno assemblee, in più è stato autorizzato un pacchetto di quattro ore di sciopero gestite dalle singole Rsu. «Non capiamo l’ irrigidimento dell’ azienda su un numero così esiguo», ha commentato Giuseppe Ricci (Fim Cisl). Di «profonda delusione», parla Luca Colonna (Uilm), «perché in tempi non sospetti non abbiamo voltato le spalle alle richieste di sacrifici da parte dell’ azienda e oggi scopriamo che aprono un’ altra mobilità». Per Roberta Turi (Fiom) «non si comprende come una multinazionale delle dimensioni di Alcatel Lucent non riesca a trovare una soluzione meno penalizzante per un numero così esiguo di lavoratori». I SINDACATI Come detto i sindacati si sono detti contrari a quanto stabilito. “Martedì 17 febbraio si è svolto presso il ministero dello Sviluppo Economico un incontro di aggiornamento sul piano di ristrutturazione di Alcatel-Lucent in Italia – spiegano i sindacati – L’azienda ha dichiarato che dall’inizio dello Shift Plan si sono verificate 345 uscite per esternalizzazioni e 237 uscite tra dimissioni, mobilità volontarie e ricollocazioni interne, a fronte di 689 esuberi complessivi dichiarati dall’azienda (586 relativi allo Shift Plan e 103 residui del precedente Performance Program). Il numero di lavoratrici e lavoratori attualmente in CIGS è di 43, così suddiviso: 37 a Vimercate, 4 a Bari, 1 a Roma, 1 a Lecce. Resterebbero quindi complessivamente 107 esuberi, che l’azienda ha dichiarato di voler affrontare in questo modo: – esternalizzazione verso SESA di circa trenta persone di IP Platform (Battipaglia), per cui è prevista a breve l’avvio della procedura di cessione.  Licenziamento collettivo per le persone in cigs, con una procedura di mobilità che l’azienda intende aprire nei prossimi giorni per avere la possibilità di licenziare prima della scadenza della attuale cigs! – I restanti esuberi non sarebbero al momento identificati. Le Organizzazioni Sindacali hanno ovviamente giudicato inaccettabile questo piano, che produrrebbe una rottura drammatica in Alcatel-Lucent, contraddicendo la storia di questi anni fatta di costante ricerca di soluzioni condivise. Il rappresentante del Mise, Dott. Castano, ha dichiarato che il Ministero non considera i licenziamenti come uno strumento disponibile per la gestione delle crisi aziendali e ha invitato l’azienda a rivedere le proprie posizioni. Anche il rappresentante della Regione Lombardia ha invitato l’azienda a non aprire la procedura di mobilità ed ha dichiarato la disponibilità ad esaminare tutte le alternative possibili. L’azienda non ha dato disponibilità a modificare la propria posizione, assumendosi così la responsabilità di riaprire una fase di scontro, con le lavoratrici ed i lavoratori e le organizzazioni sindacali. È dunque questo l’effetto della tanto pubblicizzata visita a Vimercate del premier Renzi? I licenziamenti? E’ questa la “nuova fase”? Per quanto riguarda l’annunciata cessione verso SESA, si tratta di un’operazione molto critica poiché quella società ha recentemente aperto una cassa integrazione straordinaria che coinvolge anche lavoratori ex-ALU, e sta mostrando ritardi nel pagare gli stipendi. Permangono criticità anche sulle sedi: A Rieti il contratto di affitto è stato prorogato a fine 2015, e poi? A Battipaglia l’azienda sembra intenzionata a cercare una nuova sede, di dimensioni ridotte, poiché nella sede attuale non è in grado di garantire né la fornitura di energia elettrica, né le condizioni igieniche e di sicurezza necessarie, a causa dei problemi con il “soggetto imprenditoriale” a cui ALU ha ceduto la produzione. Infine su Trieste l’azienda continua a smentire le voci ricorrenti di possibile cessione dello stabilimento. Il Coordinamento nazionale ALU e le segreterie nazionali FIM FIOM UILM decidono la convocazione delle assemblee dei lavoratori nelle varie sedi e indicono 4 ore di sciopero da effettuare martedì 24 febbraio”. Foto (Archivio) RietiLife ©

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