ROCCARANIERI, SI RINNOVA LA TRADIZIONE DELLA PASQUARELLA / FOTOGALLERY

Si è rinnovata ieri sera a Roccaranieri la tradizione della Pasquarella. I cantori si sono dati appuntamento come da tradizione al cimitero di Roccaranieri e partendo da lì hanno percorso il paese di casa in casa eseguendo canti rivolti alle anime sante, ricevendo in dono cibi cucinati sapientemente dalle esperte donne del paese, alimenti come: pasta, carni di maiale, frittelli, vino, uova, dolci. È il tradizionale rito della Pasquarella, un canto questuante che viene eseguito da due gruppi di cantori  nella notte tra il 5 e il 6 gennaio a Roccaranieri. In passato era solito indicare con il termine di Pasqua anche le altre festività religiose, in qualche testo questo viene espressamente citato: “Questa la prima Pasqua è dell’anno/ questa si chiama Pasqua Epifania”.
Dunque da questo uso del termine allargato ad indicare generalmente la festa, deriva probabilmente il termine Pasquarella. Conservata dai più anziani e fortemente sentita dai più  giovani è una delle principali feste del paese ed è per questo che il rito si è tramandato ininterrottamente negli anni per la salvaguardia e il mantenimento di questo aspetto della memoria collettiva. Lo spirito che anima i gruppi non segue futili mode di ritorno al passato ma si basa sulla conservazione di pratiche che “si sono sempre fatte così secondo la tradizione”.
È possibile ascoltare e vivere il rito della Pasquarella, il 30 dicembre e il 5 gennaio di ogni anno dalle ore 19.00. Anche il percorso si è mantenuto nel tempo, si parte dal cimitero e si snoda lungo le vie del paese, in alcuni tratti si canta anche all’interno delle abitazioni. Il numero dei partecipanti è stato elevato anche quest’anno,  ieri sera tra cantori e “uditori” si contavano centinaia di persone è il segno tangibile di una radicata sensibilità per questo rituale che appassiona soprattutto le nuove generazioni. Non si tratta quindi di gruppi organizzati, attivi anche in altre situazioni, ma semplicemente di persone che vogliono partecipare con entusiasmo ad un rito antichissimo. Al termine del percorso nella piazza principale  come da tradizione  sono state distribuite le ciambelle delle anime sante per festeggiare con le proprie famiglie la “Pasqua Epifania”.
Foto: COSTANTINI ©

 

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