TERMINILLO, SCUOLA SCI CONTRO GLI AMBIENTALISTI: “VOGLIONO BLOCCARE IL RILANCIO”

Sul progetto di rilancio del Terminillo presentato sabato in Comune (leggiguarda le slide) intervengono i responsabili della Scuola Sci del Terminillo. Questa la nota inviata alla stampa, firmata dal presidente Luca Mattei.

“Il vasto progetto prevede la possibilità di collegare i 4 comuni competenti il massiccio del Terminillo tramite impianti e piste da sci, ricostruendo gli impianti di risalita dismessi, razionalizzando: ubicazioni, partenze, arrivi, portata degli sciatori. Sembra che questa sia la volta buona per vedere finalmente rinascere la nostra montagna dal passato antico e prestigioso, che la vide protagonista nel panorama delle stazioni sciistiche italiane fin dagli anni trenta. Oggi purtroppo ridotta ad un ruolo marginale, periferico e poco attraente. Per l’approvazione ufficiale definitiva, del progetto mancano ancora i tempi tecnici, dovuti alla divulgazione del progetto stesso ed alle eventuali obiezioni. Seguiranno le valutazioni definitive delle autorità tecniche e politiche regionali. I presupposti sembrano orientarsi per il meglio. Purtroppo nella conferenza stampa esponenti del Cai di Rieti e altre associazioni che subdolamente con la scusa di prendere la parola per porre delle domande si sono messi a fare una specie di proclama, tentando di sfruttare la situazione per avere maggior visibilità. Tra le argomentazioni addotte c’era il vanto di aver bloccato tutte le iniziative negli anni precedenti che avrebbero voluto ammodernare e migliorare l’offerta della nostra località turistica. Hanno deriso la prospettiva di creare nuovi posti di lavoro. Hanno fatto dei confronti incongrui tra stazioni sciistiche alpine ed appenniniche. La signora che ha preso la parola si è permessa di dire falsità come “La popolazione degli sciatori sta ormai invecchiando” quando l’80% dei nostri allievi sono bambini e ragazzi. Bene cari amici rifuggite dalla propaganda di questa gente con i posti di lavoro ben al sicuro, magari a stipendio di un ente pubblico. Questa gente che per preconcetto tenta di bloccare tutto quello che potrebbe consentire il miglioramento delle condizioni di lavoro, di quegli operatori che stanno tenero duro da anni, in condizioni drammatiche in cui quasi più nessuno riesce ad andare avanti con il solo lavoro svolto in montagna e ci vede costretti alla ricerca di altri impieghi procurando una spopolamento sempre maggiore. Chi più di noi ama il territorio da dove dovrebbe trarre la maggior parte del proprio reddito. Qui si tratta di rimettere in funzione quello che il Terminillo ha già avuto in passato. L’Italia annovera tra le proprie stazioni sciistiche, località tra le più blasonate del Mondo e non mi sembra che quei luoghi, siano famosi per le devastazioni fatte dall’uomo, bensì la loro fama deriva anche dalla fruibilità che consentono alle molte migliaia di persone che diversamente non potrebbero goderne. Non credo che una seggiovia posta al lato della strada che da Sella di Leonessa conduce a valle sia più impattante della funivia della Marmolada o del Pordoi. Eppure su quelle funivie molti esponenti delle associazioni ambientaliste avranno fatto escursioni sfruttando quegli impianti riuscendo a scrutare paesaggi meravigliosi. Nessuno ha la verità in tasca, ma per noi risulta inaccettabile prendere lezioni da queste persone. Traete voi le conclusioni. Se amate lo sci e la montagna stateci vicino”. Foto: RietiLife ©

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