ASL, IL DG FIGORILLI: “ANDIAMO VERSO UNA SANITÀ REATINA PIÙ MODERNA ED EFFICENTE”

Il direttore generale della Ausl di Rieti Laura Figorilli interviene sul Piano Strategico e l’atto aziendale, spiegando ulteriormente il fine di questi ultimi e la mission che i vertici dell’Azienda Sanitaria locale si sono prefissati.

 

“Dopo anni di stallo stiamo finalmente riorganizzando la sanità reatina attraverso un rafforzamento dei servizi sul territorio e una riqualificazione dell’offerta ospedaliera. Il Piano strategico e l’Atto aziendale presentato in questi giorni dall’Azienda alle organizzazioni sindacali e ai sindaci del territorio va proprio in questa direzione. Il potenziamento dei servizi assistenziali territoriali consentirà di offrire risposte più appropriate sia nei Distretti sanitari di base, sia nelle altre strutture delle rete dei servizi, primo fra tutti l’ospedale De’ Lellis,  che finalmente potrà concentrare le proprie competenze e risorse sulla cura dell’ acuzie. In tal modo si farà la cosa giusta, alla persona giusta, nel posto giusto, nei modi e tempi giusti. Basta con i particolarismi e con prassi ancorate a logiche del passato, poiché l’avvio del nuovo corso strategico dell’Azienda affonda le proprie radici nella convinzione che nessun processo di cambiamento possa realizzarsi in modo efficace e duraturo senza una piena consapevolezza della realtà su cui si è chiamati a intervenire e quindi nella costruzione di un terreno progettuale nuovo, recettivo e stimolante, di valorizzazione delle potenzialità e di superamento delle criticità presenti. Per la prima volta abbiamo spostato le  risorse dall’ospedale al territorio e l’abbiamo fatto in tanti modi: attraverso la continuità dell’assistenza, la medicina d’iniziativa con la presa in carico dei pazienti cronici e il potenziamento dei presidi sanitari. Il tutto, ovviamente, nella garanzia dell’appropriatezza delle prestazioni. Al De Lellis, dopo anni di promesse non mantenute, abbiamo eliminato gli sprechi tagliando i reparti doppioni. Abbiamo razionalizzato, per liberare risorse da reinvestire in nuove e qualificanti attività, grazie alle quali ci proietteremo verso una sanità moderna e più efficiente. Saranno mantenute tutte le specialità, ampliando quella oncologica (con la  candidatura per un  nuovo centro regionale di Medicina Nucleare con Tac-Pet)  chirurgica e specialistica. Mentre il ruolo del Pronto soccorso sarà riposizionato nell’ambito di un Dipartimento che dovrà ricomporre tutti i percorsi clinici dedicati al paziente critico (Rianimazione, Utic e Stroke Unit, quest’ultima di nuova attivazione). Il De Lellis aprirà finalmente le porte all’Università, trasformando i reparti dell’area del Materno infantile in unità operative a direzione universitaria. Nonostante i vincoli che l’Azienda è tenuta a rispettare e in attesa che la Regione esca dal Commissariamento, vogliamo tornare ad investire sul personale, tutelando i posti di lavoro e le professionalità esistenti e  garantendo stabilità e competenze in settori a  più spiccata connotazione tecnica tramite l’acquisizione di alcuni  profili professionali a tempo determinato. Tra le novità non possiamo non evidenziare l’istituzione del Dipartimento aziendale delle professioni sanitarie. Una innovazione, per certi versi rivoluzionaria per la sanità locale, che va nella direzione della valorizzazione e del   riconoscimento della autonomia e responsabilità del personale delle professioni sanitarie e che permette l’affidamento della gestione operativa delle sale operatorie, delle piastre ambulatoriali e delle aree di degenza agli infermieri. Si tratta di scelte coraggiose che vanno nel segno della modernizzazione, della riorganizzazione dell’offerta e della razionalizzazione nell’impiego delle risorse. Ma occorre saper superare la difesa pregiudiziale o ideologica di rendite di posizione, favorendo piuttosto, questo l’auspicio, un clima di leale collaborazione, per arrivare al compimento del percorso di modernizzazione della sanità reatina che questa Direzione Aziendale sta tracciando. Non si tratta di un libro dei sogni, o dell’elenco delle cose che non si faranno mai, ma di un progetto che poggia su un impegno quotidiano a rendere fattibile il cambiamento anche attraverso un confronto serrato con la Regione per acquisire le necessarie autorizzazioni e risorse”. Foto (archivio): RietiLife ©

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