PAPALIA, NESSUNA MAXI-TRUFFA ALLO STATO: ARCHIVIATA L’INDAGINE E DISSEQUESTRATI I BENI

Nessuna maxi truffa da parte di Gaetano Papalia. Il Tribunale del Riesame di Firenze ha annullato il sequestro di beni a carico dell’ex presidente della Sebastiani Basket e degli altri indagati nell’ambito di una presunta truffa che secondo la guardia di finanza di Firenze vedeva coinvolti i gestori degli ippodromi fiorentini del Visarno e Le Mulina, tra il 2008 e il 2012, e quelli dell’ippodromo di Agnano a Napoli, Tor di Valle a Roma e Siracusa (leggi la notizia – leggi la difesa di Papalia – leggi lo sfogo su facebook di Papalia). Il Tribunale si è anche pronunciato per la non configurabilità del reato contestato riconoscendo lecito l’operato imprenditoriale di Papalia. A darne notizia è lo stesso Gaetano Papalia, insieme agli altri coinvolti Concetto Mazzarella e Riccardo Barni, con una nota inviata agli organi di stampa che avevano informato dell’indagine a suo carico.

Gentile Direttore,
poiché nello scorso mese di luglio la sua testata ha riferito del decreto di sequestro a mio danno, nonché delle accuse che mi erano state mosse dalla Procura di Firenze, sono felice di comunicarLe che il Tribunale del Riesame, oltre ad annullare quel sequestro, si é pronunciato per la non configurabilità del reato contestatomi riconoscendo del tutto lecito e corretto il mio operato imprenditoriale. Sono certo che vorrà darne tempestiva informativai suoi lettori con la stessa evidenza con cui dette la notizia delle accuse contestatomi.
Le allego copia dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze ed il comunicato-stampa da me diramato.
Nel ringraziarLa sin d’ora Le invio i miei più cordiali saluti.
Dr. Gaetano Papalia

“Un’approfondita ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze – scrivono Papalia, Mazzarella e Barni – ha annullato il decreto di sequestro preventivo che la Procura della Repubblica del capoluogo toscano aveva disposto lo scorso 1° luglio sui patrimoni personali di Gaetano Papalia, Concetto Mazzarella, Antonio Papalia e Riccardo Barni, in quanto indagati del reato di truffa ai danni dello Stato nello svolgimento della loro attività di amministratori degli ippodromi di Agnano (Napoli), Tor di Valle (Roma) e Cascine (Firenze), nel periodo compreso dal 2008 al 2012. Il Collegio chiamato a giudicare la fondatezza dell’istanza di dissequestro presentata dagli avvocati Fausto Giunta, Gian Domenico Caiazza e Giuseppe Castelli, oltre ad accogliere tale richiesta, si è anche pronunciato sulla non configurabilità del reato contestato in base a stringenti ed inconfutabili argomentazioni di diritto e di fatto. La decisione, in sostanza, pone fine alla vicenda giudiziaria, con l’archiviazione di un’indagine che nei suoi 4 anni di durata, in fase probatoria, non ha fatto emergere alcun elemento di colpevolezza a carico dei predetti imprenditori, palesandosi invece in tutta la propria infondatezza. L’esito del riesame ristabilisce la verità dei fatti, rispetto alle infamati illazioni che, con inusitato clamore mediatico ed in forma incredibilmente istituzionale, la Guardia di Finanza di Firenze aveva diffuso alla stampa con un proprio comunicato diramato contestualmente all’atto del sequestro”. Foto: RietiLife ©

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