AMATRICE DICE SÌ AL REFERENDUM SECESSIONISTA / LE FOTO DEL CONSIGLIO STRAORDINARIO

Amatrice dice sì al referendum per la secessione dal Lazio. Il consiglio comunale straordinario, tenutosi mercoledì sera nel centro culturale San Giuseppe di Amatrice ha visto lo schieramento di maggioranza fortemente deciso sulla strada della secessione, mentre la minoranza ha espresso parere contrario. Alla seduta di ieri, durata fino a tardi hanno partecipato tantissimi amatriciani, interessati alle sorti della loro città e del loro ospedale. È proprio il Grifoni al centro di questo “gesto estremo” di Amatrice: il mancato riconoscimento del nosocomio come presidio di area disagiata (sarà solo una Casa della Salute) ha portato il sindaco Sergio Pirozzi sulla strada del referendum. Referendum, che dunque, si farà. Intanto, ieri, chi era ad Amatrice, ha potuto vedere gli striscioni che tifavano per il referendum. Tra gli altri slogan, il più incisivo era “Non ci meritano” riferito proprio alla Regione Lazio, contro la quale Amatrice si è scagliata. E proprio ieri la Cabina di Regia della Regione Lazio ha diramato una nota affermando che ad Amatrice saranno “garantiti ai cittadini i medesimi livelli di assistenza  previsti per i presidi nelle zone disagiate così come già esposto alla Commissione Sanità dell’Amministrazione Comunale di Amatrice” (LEGGI). Rassicurazioni giunte proprio alla vigilia del consiglio straordinario e lette davanti alla platea, ma che alla maggioranza non sono sembrate sufficienti per fare dietrofront sul referendum. E mentre sul referendum ad Amatrice ci sarà da lavorare, su quanto disposto dal decreto regionale sulla sanità del governatore-commissario Nicola Zingaretti, Amatrice ha annunciato ricorso al Tar, così come ha intenzione di fare Acquapendente, comune del viterbese che si è detto solidale con la cittadina reatina sui Monti della Laga. (Redazione) Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

 

 

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