ASL, DA SETTEMBRE RIPARTE LO SCREENING DELLA MAMMELLA

Si è svolto ieri pomeriggio, presso la sede Ausl di via del Terminillo, un incontro tra la direzione aziendale e le segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil e Confsal. Il direttore generale Laura Figorilli e il direttore sanitario Marilina Colombo hanno illustrato alcuni degli obiettivi che la direzione sta sviluppando, all’interno del Piano Strategico Aziendale, sia per l’ospedale provinciale De Lellis che per il territorio. Di seguito la nota integrale della Figorilli.

«Sul De Lellis si sta lavorando su più fronti. C’è infatti la necessità di dare maggiore slancio ad alcune specialistiche, attraendo nuova utenza e riducendo la mobilità passiva; l’obiettivo della direzione aziendale, è dotarsi di alcune professionalità di alto profilo e il primo passo, sarà l’individuazione di una figura apicale per l’UOC di Chirurgia. Contestualmente, si sta lavorando con la Regione Lazio e in accordo con l’Università ‘La Sapienza’ alla clinicizzazione di alcuni reparti ospedalieri, con la possibilità di ospitare specializzandi, attraverso protocolli d’intesa con le Scuole di Specializzazione. E’ inoltre intenzione della direzione aziendale, per favorire la realizzazione del modello di intensità di cura dell’Area medica, confrontarsi con la Regione Lazio, sulla richiesta di attivazione di 20 posti letto post acuzie. Come annunciato nelle settimane scorse, dopo una sospensione durata mesi, a settembre ripartirà lo screening della mammella, della cervice uterina e del colon retto. Mentre è in fase di completamento, l’installazione della nuova apparecchiatura di Emodinamica; in tal senso dal prossimo 4 agosto partirà la formazione per gli operatori del settore. CASE DELLA SALUTE Durante l’incontro con le organizzazioni sindacali la direzione aziendale ha illustrato il progetto di potenziamento della sanità territoriale attraverso l’istituzione delle “Case della salute”. Si tratta di esempi della innovazione dell’assistenza territoriale, che dovranno essere espressione delle diverse realtà territoriali, non esaurendosi in un unico modello fra aree periferiche e area cittadina. La Casa della Salute di Magliano, di prossima apertura, sarà fornita di 20 posti di estensiva territoriale e al suo interno opereranno diverse figure professionali: medici di medicina generale (h24) e infermieri, con il coinvolgimento dei volontari delle associazioni della provincia di Rieti. Per quanto riguarda la Casa della Salute di Amatrice, l’azienda sta lavorando, in accordo con la Regione Lazio, all’attivazione di alcuni posti di riabilitazione gestiti direttamente da medici ospedalieri e di alcuni posti letto per la degenza infermieristica. La Casa della salute del territorio urbano (Rieti) merita una riflessione in più, in quanto dovranno essere ripensati i rapporti tra ospedale e territorio, in particolare nella ridefinizione di funzioni complementari e sinergiche come ad esempio la gestione delle urgenze che possono trovare una appropriata soluzione nell’area delle cure primarie e la definizione di percorsi integrati per la presa in carico dei pazienti affetti da patologia cronica. La direzione, in un’ottica di massima condivisione degli obiettivi strategici aziendali, è aperta al confronto con tutte le Istituzioni territoriali. Pertanto, durante l’incontro, è stato comunicato alle organizzazioni sindacali la realizzazione, in collaborazione con il Comune capoluogo, di alcuni progetti di integrazione socio-sanitaria, le cui attività verranno monitorate grazie all’attivazione del PUA (punto unico di accesso)». Foto: RietiLife ©

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