IL COMUNE: “IL MANNI NON CHIUDERÀ, TUTELEREMO IL PERSONALE E I SERVIZI”

“È priva di fondamento l’ipotesi che l’Ente chiuderà la Casa di riposo ex Manni”. Così il Comune di Rieti replica ai consiglieri comunali di minoranza, che avevano paventato la chiusura della struttura (leggi). “L’Amministrazione comunale condivide pienamente le preoccupazioni espresse dalle Assistenti sociali del Distretto Rieti 1 e sta lavorando per garantire la continuità dei servizi e la tutela dei livelli occupazionali – scrive l’amministrazione comunale in una nota – Il Comune non ha alcuna intenzione di rinunciare alle professionalità impiegate nelle strutture dei Servizi sociali, e, dunque, è priva di fondamento anche l’ipotesi che l’Ente chiuderà la Casa di riposo ex Manni. Esistono una serie di problematiche, ben note anche alle Organizzazioni sindacali, legate, innanzitutto, alle normative nazionali e regionali troppo stringenti e contraddittorie, a cui l’Assessorato alle Politiche socio-sanitarie sta tentando di dare una risposta, mantenendo fermo l’impegno di non pregiudicare il funzionamento, o addirittura l’esistenza, di servizi vitali per la cittadinanza. La nuova normative quadro della Regione Lazio sulle politiche sociali, in via di approvazione, punta proprio alla stabilizzazione dei servizi che non potrà prescindere dalla stabilizzazione del personale. In tal senso l’Assessore Mariantoni e il Sindaco Petrangeli chiederanno un’audizione urgente alla Commissione regionale competente al fine di porre all’attenzione della Regione la grave situazione in cui si trovano i cinque distretti socio-sanitari del Reatino, dove la gestione dei servizi è affidata esclusivamente a personale precario. L’Assessore Mariantoni da qualche mese, insieme agli altri capofila di distretto, ha inviato all’Assessore regionale Visini una nota in cui si chiede una soluzione urgente che permetta di garantire ai cittadini servizi di qualità e interlocutori stabili. L’ASSESSORE “La provincia di Rieti – dichiara l’Assessore alle Politiche socio-sanitarie Stefania Mariantoni – , a differenza delle altre province laziali, non ha provveduto negli anni, e in particolare dall’approvazione dalla legge 328 del 2000, a garantire stabilità e continuità rimanendo ancorata ad una cultura del sociale arretrata. Saremo accanto a tutti gli operatori e agli ordini professionali di riferimento per tutte le iniziative che si renderanno necessarie per tutelare l’alto livello di professionalità acquisito negli anni da tutti gli operatori”. Foto: RietiLife ©

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