NASCE IL COORDINAMENTO TRA RIFONDAZIONE E COMUNISTI: “RICOMPONIAMO LA SINISTRA”

Si è costituito a Rieti il primo coordinamento unitario tra le sezioni cittadine di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani. Nel corso di una partecipata riunione presso i locali della Federazione, in cui è stato fatto il punto sulla situazione politico amministrativa del Comune di Rieti, sono stati eletti i membri del coordinamento cittadino unitario della Sinistra per Rieti, così composto: Roberto Bifolchetti, segretario cittadino; Anna Del Muto, Raffaella Franceschini, Andrej Conti, Renato Fabrizi e Riza Sinani membri del coordinamento. “Questa scelta, che, nelle intenzioni, configura una unione di fatto tra i due soggetti comunisti – fanno sapere da sinistra per Rieti – vuole essere di esempio sulla via della ricomposizione unitaria della sinistra, che non può prescindere, intanto, dall’unità delle forze comuniste, Comunisti Italiani e Rifondazione, da realizzare quanto prima anche a livello nazionale. L’auspicio è che l’esempio di Rieti possa essere seguito da altri compagni e compagne di altre città e federazioni, per consentire quella necessaria spinta dal basso che altrimenti rischia di essere bloccata da eccessivi tatticismi ai vertici dei rispettivi partiti. Con l’approssimarsi delle elezioni europee – continuano – siamo impegnati alla costruzione di un ampio fronte delle sinistre, che vada dai comunisti a SeL alle tante e tanti compagni attualmente senza rappresentanza e partito, a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, oggi a Roma al Teatro Valle. Una spinta unitaria che deve essere tanto maggiore perché la posta in gioco è il cambio di segno alle politiche europee di austerità, che stanno devastando l’Italia, avvitata in una crisi senza ne fine ne sbocchi, per costruire un Europa dei popoli e contro l’Europa della finanza. Crisi che a Rieti è ormai vissuto quotidiano di ciascuno, con le tante vertenze aperte (dalla Schneider alla Ritel, da Risorse Sabine ai lavoratori del Centro per l’Impiego, dagli Lsu agli Asu,  al Mattatoio Comunale), i progetti di sviluppo che scontano procedure amministrative e autorizzative complicate quanto dilatorie (Zuccherificio e ex aree industriali), con il commercio che vive una crisi profonda, tra chiusure di attività e prospettive immediate di ripresa lontanissime, e un attività amministrativa che, presa nella spirale del debito dell’ente, fatica a trovare una modalità di relazione e di comunicazione efficace con la città. Questioni queste tutte ampiamente dibattute nel corso della riunione, cui la Consigliera Franceschini ha dato un apporto fondamentale relazionando con puntualità sulle dinamiche interne alla maggioranza in Consiglio Comunale,  e su quanto deciso e condiviso dalla stessa maggioranza rispetto ai temi citati. Si è rilevata, nell’immediato -aggiungono Comunisti e Rifondazione – la necessità di un’azione politica efficace, da dispiegare unitariamente da parte della maggioranza in consiglio comunale verso il Consiglio Regionale del Lazio, affinchè venga approvata la norma che consente l’equiparazione degli ASU agli LSU, scongiurando così tanto il licenziamento definitivo di questi lavoratori quanto il pericolo per l’Ente di vedere perse le importanti somme finora anticipate, con tutto quanto ne consegue in termini di effetti sul bilancio. Con riferimento alla grave situazione degli ex lavoratori del Centro per l’Impiego, fermi ormai da metà dicembre e senza prospettive immediate, si è evidenziata la necessità di incontrare il Commissario Provinciale, Giancarlo Felici, per concordare una azione comune tra politica, ente, lavoratori e sindacati che intercetti le possibilità previste dalla leggi nazionali e le necessarie disponibilità di bilancio in un momento in cui l’Ente Provincia è sottoposto a un dissesto programmato e vergognoso per effetto delle dissennate  e proditorie scelte di un governo centrale sempre più nemico dei lavoratori e del suo stesso popolo. Sulla questione dello Zuccherificio e del rapporto con Coop Centro Italia, premesso che riteniamo eccessiva la richiesta di realizzare 10.000,00 mq di superficie commerciale, abbiamo condiviso il percorso della maggioranza che deve giungere ad una soluzione condivisa a partire dal confronto di merito e di sostanza con la proprietà e il Dott. Raggi. Riteniamo che dovranno essere realizzate delle compensazioni da parte di Coop Centro Italia per realizzare questa opera, che vadano nella direzione della tutela del piccolo commercio di dettaglio e della valorizzazione del centro storico, razionalizzando e intervenendo sul sistema dei collegamenti e della viabilità al fine di raccordare in maniera sostenibile queste aree a forte sviluppo con il centro e il resto della città. Sulla vicenda Schneider, atteso che i nostri compagni di fabbrica sono protagonisti tanto sui tavoli di trattativa tanto quanto nell’occupazione della fabbrica, riteniamo che Governo e Parlamento debbano agire al più presto con una legge contro le delocalizzazioni produttive che pretenda la restituzione di tutti i contributi e le agevolazioni pubbliche ricevute dalle imprese che vogliono de localizzare.  Siamo a sostegno della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori contro l’inaccettabile piano dell’azienda – si conclude la nota – e chiediamo si impedisca la delocalizzazione, se necessario anche con la requisizione degli impianti ed un piano industriale pubblico. Il Governo deve garantire tanto la continuità della produzione quanto i diritti dei lavoratori”. Foto (archivio) RietiLife ©

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