FORMICHETTI (UIL): “LA SANITÀ È BLOCCATA, CHE FINE HA FATTO LA NOMINA DEL NUOVO DG ASL?”

“Quello a cui stiamo assistendo, relativamente alla sanità regionale, e con essa a quella locale, è un periodo fatto di silenzi”. A denunciarlo è Marino Formichetti (Segretario della Camera Sindacale della Uil Rieti), che chiede conto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, della nomina del nuovo direttore generale della Asl di Rieti. “Nessuno sembra voler più esporsi in merito ai tanti programmi annunciati e la situazione che riguarda più di tutte la Asl di Rieti, quella della nomina del nuovo direttore generale, sembra addirittura aver provocato un trauma nel presidente Zingaretti. Dopo le tante critiche e i tanti ricorsi presentati relativamente alla formazione della short list degli idonei a ricoprire gli incarichi di Gd, nonché a seguito della rinuncia, dopo appena 24 ore dall’accettazione dell’incarico di Joseph Polimeri, salutato come figura di altissimo livello e di grande capacità, adatto per gestire la Asl reatina, che ha preferito restare alla Asl di Lucca, il presidente Zingaretti sembra ora non riuscire più ad individuare una seconda figura all’altezza. Dal canto nostro – prosegue Marino Formichetti – non abbiamo ben capito quali siano gli ostacoli nello scegliere una nuova persona nella lista dei 50, quello che tuttavia ci lascia sgomenti è questa inerzia che ogni giorno ritarda la riqualificazione della nostra sanità, blocca tutti i possibili progetti e rinvia a data da destinarsi l’illustrazione delle strategie per il prossimo triennio. Il già evidente ritardo competitivo della nostra Regione, ogni giorno che passa, si amplifica: lo confermano i dati di mobilità passiva in aumento, che in particolare nel nostro territorio sono sempre più evidenti e lo conferma il grado sempre più crescente del malcontento tra la popolazione tra i quali ricorrente è ormai la frase… se ti vuoi curare non puoi farlo qui. Purtroppo, di fronte ad affermazioni di questo tipo, non possiamo che confermare, e soprattutto non abbiamo argomenti per replicare. Non possiamo più tacere e non possiamo non coinvolgere i nostri politici in Regione Lazio che per rispetto di chi rappresentano, dovrebbero parlare e far capire ai cittadini il perché di tanto ritardo e di tanto silenzio sulle sorti della più grande azienda del territorio che ogni giorno senza la sua mission naviga a vista, senza una meta precisa, con il solo risultato di allontanarsi sempre più dall’obiettivo unico per un’Azienda sanitaria, quello cioè di offrire un’adeguata risposta per prevenire e curare le patologie dei cittadini delle comunità in cui opera”. Foto: RietiLife ©

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