CASO ARAGONA, PER L’UGL LA NOMINA DEL VICARIO MARTA SCIOSCIA È ILLEGITTIMA

“La politica che governa il Comune di Rieti, sorda ad ogni richiamo, continua ad adottare provvedimenti in palese violazione delle norme imperanti a danno dei cittadini tutti e di alcune professionalità”. L’Ugl Rieti, per mano del segretario Marco Palmerini (nella foto), ha scritto al Prefetto Chiara Marolla e per conoscenza al ministero dell’Interno per sollevare rilievi in merito alla sospensione dal servizio del comandante della Municipale Enrico Aragona (leggi1leggi2) e alla nomina del maggiore Marta Scioscia come vicario (leggi), un provvedimento che secondo l’Ugl è “palesemente viziato da profili di incompetenza del sindaco, da affermazioni non corrispondenti alla realtà documentale agli atti e in totale contrasto con quanto puntualmente affermato dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno”. Per l’Ugl, è “del tutto evidente che la nominata dal sindaco Petrangeli non risponde minimamente ai requisiti giuridici normativamente previsti per svolgere funzioni vicarie del Comandante della Polizia Municipale. Ci risulta che la dott.ssa Scioscia abbia già firmato diverse decine di atti a rilevanza esterna che, di fatto, non potranno che essere considerati nulli con tutte le gravissime conseguenze del caso. A detta dell’Ugl, “la reiterazione di un atteggiamento in alcuni casi spregiudicatamente omissivo ed in altri arrogantemente esorbitante le competenze, ci induce a richiedere un immediato intervento al fine di valutare l’adozione di provvedimenti urgenti. In particolare, chiediamo al Prefetto un’azione incisiva che risolva la delicatissima situazione venutasi a creare. Le chiediamo, nell’interesse superiore della cittadinanza tutta, di porre definitivamente fine all’adozione di atti che in spregio delle norme di diritto imperanti continuano ad essere assunti mortificando il diritto in tutte le sue espressioni e riversando sui cittadini le conseguenze di azioni dolosamente illegittime”. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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