ARRESTATO BRUNO LANDI, AMMINISTRATORE DELLA DISCARICA CHE ACCOGLIE I RIFIUTI REATINI

È stato arrestato giovedì mattina, insieme ad altre sei persone, Bruno Landi, amministratore di “Ecologia Viterbo”, società che gestisce la discarica di Viterbo Casale Bussi e dove vengono conferiti i rifiuti reatini. L’accusa, per Landi che è stato anche governatore della Regione Lazio, è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. SETTE ARRESTI Accanto al nome di Landi spicca quello di Manlio Cerroni (ai domiciliari, ha 86 anni) numero uno del consorzio Colari che gestiva la discarica romana di Malagrotta, chiusa il 30 settembre 2013 dopo 30 anni di attività. Gli altri arrestati sono Luca Fegatelli, fino al 2010 a capo della Direzione regionale Energia, il manager Francesco Rando, l’imprenditore Piero Giovi, inoltre Raniero De Filippis e Pino Sicignano. LANDI E L’ASM Bruno Landi, pochi giorni fa, era stato protagonista della cronaca reatina per aver scritto a Prefetto e sindaco sul debito che Asm aveva nei confronti di ecologia Viterbo, minacciando di chiudere i cancelli della discarica viterbese poiché, a detta dello stesso Landi, il patto tra Asm e Ecologia Viterbo non era stato rispettato dalla municipalizzata reatina (leggi). La lettera venne diffusa dal consigliere di minoranza ed ex presidente Asm, Luigi Gerbino. Poco dopo, l’attuale numero uno di Asm Rieti, Enza Bufacchi, tenne a precisare che non ci sarebbe stata alcuna emergenza rifiuti, poiché il debito stava per essere saldato (leggi) e si era in attesa dei soldi, già stanziati dal Comune di Rieti. INDAGINI CONDOTTE DA “ULTIMO” Le indagini che hanno portato agli arresti delle sette persone citate sono state condotte dal Noe, il nucleo operativo ecologico, diretti dal colonnello Sergio De Caprio, meglio noto come “Ultimo”, colui che nel 1993 catturò il boss mafioso Totò Riina. I militari del Noe sono stati coordinati dal capitano Pietro Rajola Pescarini. (Redazione) Foto (archivio) RietiLife ©

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