LA VERTENZA SCHNEIDER COMPIE UN ANNO. D’ANTONIO: NO RASSEGNAZIONE, POSSIAMO FARCELA

Non rassegnarsi, continuare a sperare. Perché la partita è ancora aperta. La vertenza Scheineder, una delle più drammatiche e assurde del nucleo reatino, compie un anno. Il segretario provinciale della Fiom Cgil, Luigi D’Antonio, in una lettera aperta ai lavoratori, ripercorre dodici mesi di battaglie e incita tutti a non perdere la fiducia. “Ieri è passato un anno da quando la direzione francese di Schneider ci annunciò la chiusura immediata dello stabilimento reatino con la conseguente messa in mobilità di tutte le lavoratrici ed i lavoratori – scrive D’Antonio – In questo anno abbiamo fatto tante iniziative, partendo dalla grande fiaccolata che coinvolse tutta la città il 16 novembre per poi arrivare alla grande manifestazione che facemmo ad aprile a Parigi sotto la sede della multinazionale. Ne cito solo 2 tra le più importanti sapendo che le iniziative in questo anno sono state tante. Voglio dire a tutte le lavoratrici ed i lavoratori Schneider che devono guardare al futuro in positivo, con la convinzione che la vertenza è ancora aperta e che ce la possiamo fare. Sto notando purtroppo in questi giorni quasi un clima di rassegnazione basato principalmente dal fatto di credere che le cose che sono state fatte non sono servite a niente. Ritengo questa cosa profondamente sbagliata e lo ritengo anche fare un torto a se stessi per tutto quello fatto anche con grandi sacrifici. Bisogna avere la capacità di valorizzare tutto quello che si fa specialmente in un contesto sempre più complicato. Io credo che insieme abbiamo fatto tutto quello che era possibile in questo anno, gestendo una vertenza complicata che ci vede di fronte ad un colosso come la Schneider. Capisco che si vorrebbe la soluzione subito ma purtroppo questo non è possibile. Ricordatevi che le multinazionali hanno tempo e danaro per raggiungere i loro obbiettivi, quello che purtroppo non abbiamo noi lavoratori ed é per questo che bisogna armarsi di “santa” pazienza ed usare nelle vertenze oltre il cuore, che è fondamentale, anche la testa. Nonostante tutto siamo in partita e quella la dobbiamo giocare fino alla fine e per chi è amante del calcio, come sapete, a volte è necessario anche andare ai rigori. Io ci credo e sono e sono estremamente convinto che se continueremo a mantenere la determinazione e l’unità mostrata in questo anno, potremmo dare uno sbocco positivo alla vertenza, è per questo che chiedo anche a voi lavoratrici e lavoratori di crederci un po di più. Uniti ce la possiamo fare”. Foto: RietiLife ©

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