SANITÀ, UIL: “VERIFICARE LEGITTIMITÀ LIQUIDAZIONI MANAGER E NOMINARE NUOVI VERTICI COMPETENTI”

A seguito della pubblicazione sull’albo pretorio dell’Azienda Asl di Rieti della delibera relativa alle “Liquidazioni dei compensi al personale dirigente non sanitario per attività di supporto delle prestazioni libero professionali ed equiparate” è intervenuto il Segretario Generale della Camera Sindacale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci. “In un momento drammatico come quello che sta vivendo l’Asl e la provincia di Rieti – afferma il segretario Uil – non si può far altro che complimentarsi con l’amministrazione aziendale sanitaria che, invece di premiare il personale per gli sforzi compiuti a fronte della carenza dell’organico, decide di liquidare ai dirigenti amministrativi, già privilegiati per il ruolo che ricoprono nelle differenti posizioni aziendali, i compensi relativi ad alcune attività svolte nel 2008. Si tratta di compensi, dai 7 ai 20 mila euro, che i sindacati già allora avevano contestato e ora, sul finire del suo mandato, il direttore generale Rodolfo Gianani, incurante delle precedenti osservazioni avanzate anche dai suoi stessi colleghi, decide di approvare l’atto, con buona pace dei dipendenti e dei pareri di chi li rappresenta. Noi, naturalmente, seppur a distanza di anni, non siamo disposti a tacere su quest’atto irriverente della direzione uscente. Ma la nostra valutazione non si limiterà all’etica. È nostra intenzione, coinvolgendo se vorranno anche tutte le altre sigle sindacali, sottoporre l’atto all’attenzione degli organi competenti per un approfondimento della legittimità. Quello che ci auguriamo – prosegue Paolucci – è che all’indomani della scadenza del mandato del direttore Gianani, il Presidente Zingaretti sia in grado di nominare un volto nuovo per ricoprire la carica di direttore di questa azienda, che abbia capacità e competenze sotto il profilo manageriale e che conosca  il territorio al punto di saper dar vita ad una politica sanitaria capace di intercettare le necessità di chi lo vive e non sia solo attento ad esternalizzare servizi sanitari a favore di alcuni soggetti privati, con il solo risultato di un peggioramento del servizio e un aumento dei costi, così come accadrebbe nel caso in cui la sperimentazione avviata con Federfarma per il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare integrata diventasse effettivo. Lo stesso criterio deve seguire poi per  le altre due nomine dirigenziali che affiancheranno il direttore generale, cioè competenza e professionalità, rinnovamento e conoscenza del territorio.  L’appello – conclude Paolucci – è dunque al presidente della Regione Lazio come anche ai rappresentati politici chiamati a rappresentare questo territorio: quello di cui ha bisogno la Asl di Rieti è un manager che sappia interpretare i decreti commissariali e sappia far valere in Regione le peculiarità della sanità reatina”. (da comunicato stampa Uil) Foto (archivio) RietiLife ©

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