L’ARBITRO NON FA ENTRARE IL FOTOGRAFO A BORDO CAMPO: “NON SEI UN GIOCATORE!”

Immaginate di arrivare una mattina a lavoro e che il direttore, così senza motivo, vi dica che non potete timbrare ed entrare in ufficio, in fabbrica, in negozio. Ecco, una cosa simile è capitata stamane al nostro fotografo Gianluca Vannicelli, che si è visto negare l’accesso al campo di gioco del Gudini di via Molino della Salce nel quale chiedeva di poter entrare per poter lavorare e realizzare un fotoservizio sul match di Promozione Contigliano-Virtus Calcio Bolsena, da utilizzare per il sito che leggete e per altri organi di stampa. Attenzione, è bene precisare che non gli è stato negato l’accesso all’impianto (consentito dal Contigliano sempre molto disponibile così come altri club) ma proprio ai bordi del rettangolo di gioco per poter fotografare le azioni della partita da vicino, come fa ogni buon fotografo di mestiere. Chi ha imposto il divieto? Esattamente il signor Federico Scacco di Roma 2, arbitro dell’incontro. Stranissima circostanza quella in cui si è trovato il nostro Gianluca, a cui è stato impedito di lavorare come riteneva opportuno senza motivazioni valide, costretto a fare qualche scatto dalla recinzione, abbassando la qualità del fotoservizio a svantaggio dei lettori e dei fruitori delle foto. Episodio che non accade mai su altri campi: Gianluca Vannicelli fotografa regolarmente per RietiLife e per l’Agenzia Primo Piano, match di calcio di molte categorie, dall’Eccellenza (oggi farà i suoi scatti per Rieti-Citta di Cerveteri) fino alla Nazionale maggiore ed all’Under 21, le cui foto fanno bella mostra nel suo ufficio. «L’arbitro mi ha detto che non potevo entrare perchè non sono un tesserato – spiega Gianluca – tutte le altre volte, anche quando sono venuto per seguire il Contigliano, ho sempre lasciato il documento di riconoscimento al direttore di gara di turno, come è giusto che sia, e sono entrato senza avere storie: che faccio, ogni volta mi tessero con la squadra che vado a seguire per poter entrare in campo? Sono stato costretto a fare le foto dalla tribuna». È vero che in categorie così è difficile incontrare fotografi e giornalisti e che magari l’arbitro non sappia come comportarsi, però il buon senso e l’empatia con chi, come l’arbitro, sta lavorando, dovrebbero prevalere. Sempre, anche in Promozione. (Redazione) Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

Print Friendly, PDF & Email