FIORENZA, DONATI E FRANCESCHINI: “PERCHÉ NON SI PUÒ ACCEDERE AGLI ATTI SUI PROGRAMMI INTEGRATI?”

Finché lo denunciano i consiglieri comunali di opposizione, può anche non essere considerata una notizia, ma se a dirlo sono i consiglieri di maggioranza Alessandro Fiorenza (Pd), Emanuele Donati (Alleanza per Rieti) e Pamela Franceschini (Sinistra Beni Comuni) la questione si fa spinosa: il trio di consiglieri lamenta l’impossibilità di accedere ad alcuni atti sui programmi integrati. Di seguito il loro intervento.

«La documentazione relativa ai “Programmi Integrati per il riordino urbano e delle periferie” con particolare riguardo ai progetti di intervento e riqualificazione dell’area ex industriale dello Zuccherificio. Questo l’oggetto di una richiesta di accesso agli atti che in qualità di membri del Consiglio Comunale abbiamo presentato agli uffici e rivolto in particolar modo all’Assessore Cecilia e all’ing. Peron, in qualità di Presidente della commissione tecnica che sta analizzando i programmi presentati presso l’Amministrazione Comunale. Spiace però rilevare come, nonostante la nostra richiesta sia stata formulata a norma di regolamento, e attraverso uno strumento – l’accesso agli atti – che la legge riconosce come fondamentale per consentire ai consiglieri comunali di adempiere alla propria funzione, non una risposta sia giunta dagli uffici predisposti, al punto da costringerci a presentare formale sollecito.

Conoscere le carte, e studiare la documentazione ufficiale è infatti presupposto fondamentale per poter compiere fino in fondo il nostro dovere di rappresentanti della cittadinanza. Prendere decisioni in merito a progetti così importanti, che avranno un decisivo impatto sullo sviluppo urbanistico della nostra città, implica la conoscenza approfondita dei dati, che non può basarsi soltanto sulle notizie pubblicate dai giornali o sulle dichiarazioni e i “power point” presentati da una delle parti in causa. Occorre però rilevare come, ad oggi, così come fattoci sapere in colloqui informali, non sia possibile vedere e analizzare le carte. Il bando dei PRINT, così come emesso dalla precedente amministrazione, infatti, esclude del tutto la rappresentanza politica cittadina dalla fase di studio, dalla successiva scelta su quali progetti ammettere (eventualmente con riserva) e quali invece respingere, e dalla fase di confronto con gli imprenditori, le parti sociali e le associazioni di categoria coinvolte. In sostanza, i consiglieri saranno chiamati ad esprimersi soltanto in fase di ratifica, con un voto in consiglio comunale, al termine della lunga e complessa procedura che, secondo quanto statuisce il bando, sta portando avanti la commissione tecnica senza risponderne alla politica.
Riteniamo si tratti di una grave anomalia, che esclude la politica in quanto rappresentante dei cittadini da scelte fondamentali per la cittadinanza, e per questo crediamo sia urgente un intervento che consenta alla politica di esercitare il proprio ruolo, al fine di poter compiere scelte consapevoli, nell’interesse di tutti i cittadini». Foto: RietiLife ©
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