GLI ASSESSORI FABIANI, VALENTE E REFRIGERI A RIETI PER ASCOLTARE LE IMPRESE

Oltre 400 persone hanno partecipato oggi all’iniziativa voluta da Regione Lazio, Camera di Commercio di Rieti e Unioncamere Lazio dal titolo “Si riparte con i fondi europei. E una Regione che li usa bene”, organizzata con l’obiettivo di far incontrare i vertici della Regione con i protagonisti della realtà produttiva del Reatino, al fine di poterne cogliere suggerimenti e istanze anche in vista della programmazione dei nuovi fondi comunitari e per illustrare loro le occasioni offerte dall’azione della Regione in materia di sostegno al rilancio e allo sviluppo delle attività economiche, ottimizzando l’utilizzo dei bandi esistenti da parte del tessuto imprenditoriale locale. Un’iniziativa pubblica che ha portato a Rieti in contemporanea il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e gli assessori regionali Guido Fabiani (Sviluppo Economico e Attività Produttive), Lucia Valente (Lavoro) e Fabio Refrigeri  (Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente) e che è stata preceduta da un incontro – il primo nella storia dei rapporti tra Ente Camerale e Regione – dei vertici regionali con la Giunta della Camera di Commercio di Rieti. REGNINI Ad aprire l’incontro presso la Sala dei Cordari, il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini. “Oggi si supera il concetto di solitudine. – ha detto – L’imprenditore vuole sentire le istituzioni vicine e capaci di ascoltare convinte che sia la chiave per uscire dalla crisi. Questa iniziativa per noi ha un valore simbolico importante che non significa rinunciare ad essere un’autonomia funzionale ma piuttosto mettere a disposizione delle imprese la nostra capacità di incontro e confronto con l’Ente regionale”. Illustrando i dati di una crisi che tocca con forza il territorio reatino, Regnini ha tuttavia focalizzato il suo intervento sulle proposte per uscire dalla stessa avanzate dalle imprese: una pubblica amministrazione amica, semplificazione amministrativa, accesso al credito, affrontare la questione del pagamento dei crediti delle imprese vantati nei confronti della Pubblica amministrazione, la gestione dell’assetto idrico, affrontare la questione infrastrutture materiali (strade, ferrovie, scuole, ospedali, ecc) ed immateriali come la banda larga e ultralarga, il rapporto con Roma Capitale, il futuro della Provincia fino ai numerosi temi che vedono competenze sia dell’Ente camerale sia della Regione e che richiedono una gestione maggiormente condivisa e sinergica evitando duplicazioni e mettendo a sistema risorse e professionalità. Tra questi: turismo, internazionalizzazione, credito, green economy, responsabilità sociale, reti di impresa, tutela del made in Italy, sviluppo agroindustria, tutela e rilancio aree interne (Distretto della Montagna), questione Terminillo, agenda digitale innovazione e ricerca (università, parco scientifico e tecnologico, cittadella dell’innovazione), Expo 2015, imprese in start-up e incubazione d’impresa, credito e relative politiche, rilancio manifattura e valorizzazione eccellenze produttive, la formazione professionale, la tutela della legalità, la gestione degli ammortizzatori sociali, l’incontro tra domanda ed offerta del mondo del lavoro. GLI IMPRENDITORI Tematiche su cui molti imprenditori sono intervenuti dopo le relazioni dei rappresentanti istituzionali, approfondendo specifiche tematiche tra cui quelle sugli ammortizzatori sociali e la legalità (Cinzia Francia), sullo sviluppo di un’innovazione di sistema puntando ad integrare le numerose specializzazioni esistenti (Gianfranco Castelli), sulla necessità di un coordinamento nella promozione turistica, sulle problematiche connesse alla liberalizzazione dei saldi, sull’integrazione tra sagre e attività ricettivo-turistiche stabili, sul rapporto tra grande e piccola distribuzione (Leonardo Tosti), sull’attivazione del bando sull’edilizia agevolata e sulle modifiche alla legge sul piano casa e su altri interventi che diano risposte subito alle imprese e che permettano loro di accedere ai bandi (Antonio D’Onofrio), sui ritardi nei pagamenti relativi al Psr e sulla redazione del nuovo Psr oltre che sulla gestione dei danni da fauna selvatica e sulla regolamentazione degli agriturismi oltre che sui problemi del Consorzio di Bonifica (Annalisa Foglietta), sulle altre numerose problematiche delle Pmi reatine che è difficile risolvere con una “ricetta” unica viste le peculiarità di dimensione e specializzazione delle singole aziende (Vincenza Bufacchi), sulla necessità di sviluppare percorsi di montagnaterapia sul monte Terminillo (Isabella Marchese), sulle numerose questioni criticità riconducibili ai temi delle infrastrutture e della sanità reatina (Bruno Pescetelli), sulla richiesta di un ampliamento delle agevolazioni alle start up anche di progetto (Guido Giacobbi). PETRANGELI Sul palco anche il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che ha ribadito che “la cosa importantissima è che oggi parliamo di Europa”. “Mi sembra evidente – ha aggiunto – che non essendoci più la leva della spesa pubblica, se vogliamo parlare di investimenti non possiamo prescindere dall’Europa. E’ l’unico canale di finanziamento per gli investimenti che vogliamo realizzare nei nostri territori”. ZINGARETTI Nel suo articolato intervento, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha detto che “la nostra regione si trova in questa tragica condizione perché in passato abbiamo avuto una classe dirigente debole di fronte alla crisi, con risorse impiegate non più al servizio dei cittadini e degli imprenditori ma solo di chi gestiva il potere. Noi stiamo cambiando passo, si ritorna a gestire la cosa pubblica per il bene comune”. Parlando del debito, il Zingaretti ha aggiunto che “il Lazio ha 10 miliardi di debiti mutualizzati che rappresentano un macigno insostenibile”, mentre in tema di fondi europei, Zingaretti ha esortato gli amministratori e gli imprenditori reatini a fare sistema. “La nuova programmazione regionale 2014-2020 – ha detto Zingaretti – ruota attorno a cinque asset di sviluppo che sono la sintesi di una Regione che ha un’identità moderna fragile. Perciò la nostra missione è offrire una programmazione che ci faccia capire chi siamo”. FABIANI Ad illustrare i bandi attivi del Por Fesr, poi approfonditi durante il partecipato workshop pomeridiano svoltosi presso la Camera di Commercio di Rieti ed ai singoli incontri con gli esperti di Sviluppo Lazio, l’assessore allo Sviluppo economico e attività produttive Guido Fabiani. “Anche all’incontro di oggi qui a Rieti oggi, così come a quelli delle settimane passate negli altri capoluoghi della Regione, abbiamo registrato una grande affluenza e un fortissimo interesse da parte delle aziende e dei lavoratori. – ha detto – Si pensi solo che, per quanto riguarda l’appuntamento di oggi, oltre 300 persone hanno partecipato all’incontro della mattina qui alla Sala dei Cordari, mentre in circa 150 si sono prenotati per avere informazioni dettagliate, durante gli incontri del pomeriggio alla Camera di Commercio con i tecnici regionali e di Sviluppo Lazio, sui bandi regionali che abbiamo aperto, mettendo a disposizione delle aziende laziali ben 235 milioni di euro di fondi Por”. “Questa massiccia partecipazione è per noi un segnale importante, – ha aggiunto – che ci fa cogliere appieno la grande attesa che c’è per il rilancio del sistema economico del Reatino. Tutto questo è per noi un fortissimo incoraggiamento ma comporta anche una grossa responsabilità che ci spinge ad essere sempre più determinati nella nostra azione e nel nostro lavoro”. Fabiani ha poi illustrato gli interventi principali già messi a punto dalla Giunta Zingaretti in materia di politiche di rilancio economico come ad esempio il processo di riorganizzazione del sistema delle imprese regionali che sostengono lo sviluppo delle aziende (proprio ieri è stata approvata in Giunta la delibera con la proposta di legge regionale di accorpamento, che passeranno da 5 a una, con un risparmio stimato tra i 4,5 e i 6 milioni di euro). Oppure, altro esempio, la rimodulazione e riattivazione di bandi per 235 milioni di euro di fondi europei Por Fesr. Quest’ultima, in particolare è “una grandissima occasione per le imprese – ha continuato Fabiani – con i fondi che sono stati rimodulati su tre assi principali: green economy, con bandi per complessivi 75 milioni di euro, accesso al credito, con bandi per 85 milioni, e start up e reti d’impresa, 75 milioni.” VALENTE E REFRIGERI Insieme a Fabiani anche l’assessore al Lavoro, Lucia Valente e l’assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente, Fabio Refrigeri, che hanno affrontato il lavoro svolto dai propri assessorati e le proposte per il territorio. In particolare l’assessore Valente, analizzando i dati sulla disoccupazione e sulle proposte di formazione professionale, ha ribadito la necessità che le persone non rimangano per troppo tempo al di fuori del mondo del lavoro, mentre l’assessore Refrigeri ha parlato della necessità di rimettere in moto l’economia attivando tutte le risorse disponibili e le opere cantierabili, rendendosi disponibile alla collaborazione con tutte le forze territoriali interessate. “La grande affluenza di oggi è un segnale importante che dà il senso del desiderio che c’è di rilanciare economicamente questo territorio – ha dichiarato l’assessore Valente – Conosciamo bene le criticità di Rieti e, da quando ci siamo insediati, ci stiamo impegnando per le imprese del reatino. Noi faremo tutti gli sforzi per tendervi la mano perché senza impresa non può esserci sviluppo e, di conseguenza, lavoro. Costruiamo un ponte diretto tra noi e voi per il rilancio delle imprese e per mantenere inalterati i livelli occupazionali. Uno degli obiettivi del nostro Assessorato è che nessuno rimanga disoccupato per più di un anno. Per migliorare i dati sull’occupazione e per garantire un lavoro ai giovani e attuare la Youth Guarantee, dobbiamo lavorare sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per far questo serve una grande riforma dei Centri per l’Impiego, facendo convivere il pubblico con il privato e coinvolgendo le agenzie che si occupano della collocazione dei lavoratori. Il nostro compito è far sì che non sia un dramma perdere il lavoro. La vera sfida è non lasciare da solo chi viene licenziato e costruire un sistema per accompagnare i lavoratori negli intervalli di lavoro e non lavoro”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©
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