ALPINISTI DEL CAI DI RIETI PRONTI ALL’ESCURSIONE SUI GHIACCIAI DELL’HIMALAYA

Partirà il 14 ottobre il primo gruppo di trekkers, ad un anno dall’inizio dei lavori di studio e di preparazione per l’importante spedizione alpinistica sulla vetta del Kanchengionga (mt 8.856) nell’estremo Est della catena dell’Himalaya, l’unica ad aver ottenuto il prestigioso patrocinio ufficiale del Club Alpino Italiano per festeggiare i suoi 150 anni. Organizzato dal Cai di Rieti e dall’Associazione Passione Montagna, è un viaggio autenticamente esplorativo in avanscoperta, un cammino lungo una ventina di giorni e più, un’avventura forte in una delle zone meno conosciute e battute dalle spedizioni alpinistiche commerciali poiché tocca il versante indiano, difficilmente transitabile per via di complicati permessi. Il trekking non sarà una passeggiata, né un viaggio turistico organizzato con qualche sprazzo d’avventura. Ha impegnato i partecipanti a mesi di allenamento, di preparazione e di motivazione. Non ci sono strutture lungo il cammino e si dorme esclusivamente in tenda. Si parte da circa 1000 metri di quota per arrivare a toccare passi di 5200 metri. L’obiettivo è delicato e determinante per la spedizione alpinistica di marzo 2014: come un tempo facevano gli esploratori in terre ignote, si tratta di effettuare il sopralluogo sul ghiacciaio Tonghsiong e valutare dove si pianterà il Campo Base da cui partirà nella prossima primavera l’altra squadra di alpinisti di alta quota, della quale fa parte il fotografo Enrico Ferri, responsabile di tutta la documentazione fotografica. I PARTECIPANTI Il team di trekkers è composto di dieci persone, sei membri del Cai Vicentino e quattro del Cai di Rieti. In partenza da Rieti sono il presidente del Cai Gruppo Regionale Lazio Fabio Desideri, il medico Antonello Venga che in passato ha prestato il suo impegno nel Soccorso Alpino, Riccardo Seri che ha al suo attivo diversi trekking d’alta quota e Stefania Arcipreti, grande appassionata di montagna che lavora nel settore. LO SCENARIO L’India ha difficili relazioni diplomatiche con i paesi confinanti, specie il Pakistan, ma è territorio che non presenta rilevanti problemi di sicurezza, né rischio terroristico. Il suo paesaggio montano è intatto, bellissimo dal punto di vista naturalistico. Il gruppo passerà in una zona del parco a protezione speciale, sito del Patrimonio Unesco. La partecipazione al trekking del noto e preparato alpinista indiano Anindya Mukherjee è una certezza sotto ogni profilo poiché è delegato dell’Indian Mountaineering Foundation e dello storico Himalayan Club, nato nel 1928 e unico club riconosciuto nell’alpinismo internazionale. Foto: dal web ©

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