INPS, PROTESTA DEI LAVORATORI: “SERVIZI E SALARI NON SI TOCCANO”

Protesta dei lavoratori dell’Inps, stamattina, di fronte alla sede provinciale di via Cintia. I lavoratori si sono opposti alla politica dei tagli e hanno chiesto la garanzia dei servizi, il rilancio dello stato sociale e la difesa delle retribuzioni. Di seguito, la nota sottoscritta dalle Rsu (mostrata dai lavoratori nella foto): «Cara cittadina, caro cittadino, compito dell’Inps è quello di consentire a tutti, a prescindere dalle loro condizioni sociali ed economiche, di accedere, con pari dignità ed opportunità, ai servizi che eroga. Invece di procedere con un adeguato piano di riorganizzazione per migliorare i servizi e qualificare il lavoro, non si trova di meglio che ridurre il personale e le spese di gestione. Con la politica dei tagli si prevede una brusca riduzione del salario di circa il 30-35%. Ciò avrà ripercussioni sui livelli e sulla qualità all’utenza, oltre a produrre inaccettabili penalizzazioni per i lavoratori. Riteniamo che, se realmente si dovessero mettere a vostra disposizione servizi più efficaci e meno costosi, si dovrebbe dirigere la scure su spese improduttiva, appalti, consulenze, affitti, commesse inutili ecc., e non certo, come purtroppo sta avvenendo, sugli organici e sulle condizioni economiche dei lavoratori. Per primi noi, lavoratori dell’Inps, siamo convinti che i servizi resi debbano essere garantiti e migliorati. L’Inps non può essere utilizzato come il bancomat da cui ogni governo preleva a piacimento. L’Inps svolge un ruolo importante e delicato nel sistema della sicurezza sociale, ancor più necessario in questo momento dove disoccupazione e cassa integrazione sono alle stelle. Vogliamo che l’Inps resti il pilastro pubblico dello Stato Sociale. In servizi non si tagliano, i salari non si toccano. L’Inps non è un bancomat. Salviamo l’Inps». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

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