MILITANTI ABBANDONANO COSTINI, IL PRESIDENTE SILVI: “PERSONAGGI IN CERCA DI VISIBILITÀ”

Pronta reazione dei dirigenti di Area, il movimento politico di Chicco Costini (nella foto), alla fuoriuscita di sette militanti, approdati in Fratelli d’Italia (LEGGI). A parlare è il presidente Vincenzo Silvi: «Apprendiamo dai giornali che un paio di dirigenti di Area Rieti, insieme ad alcuni militanti  e personaggi noti per il loro incessante peregrinare in cerca di visibilità, annunciano alla città il proprio passaggio a Fratelli d’Italia. Ci dispiace il metodo, che vedrebbe uomini e donne che parlano di valori, avere quantomeno la cortesia di comunicarlo prima a quella che in teoria, almeno a loro dire fine a qualche giorno prima, era la loro comunità. Ma tant’è, mala tempora currunt. A questi novelli innovatori i nostri migliori auguri, consapevoli che quanto hanno imparato in termini di capacità di fare politica, nella loro permanenza ad Area Rieti, potrà essergli utile per gli anni a venire. Speriamo che dopo quello che hanno “avuto” in termini personali dalla loro militanza, potranno continuare ad avere nella prossima avventura. Noi continuiamo il nostro percorso, con lo sguardo fiero di chi può continuare a guardare negli occhi tutti senza vergognarci, sapendo di essere stati sempre dalla stessa parte sia quando c’era il potere che quando il potere non c’era più. Ma d’altra parte la differenza di generazione fa si che noi siamo nati in un’epoca in cui la politica non era fatta per avere poltrone, posti di lavoro, visibilità, loro hanno una storia diversa. Al portavoce di Fratelli d’Italia, sempre molto bravo a fare battute, il nostro in bocca a lupo, nella speranza che oltre a curare la propria immagine, sia in grado di far crescere anche il consenso e la cifra politica del suo partito, ad oggi al dire il vero un po’ scarsini. Per quanto riguarda il futuro politico di Area Rieti, noi continuiamo nella strada iniziata ad Orvieto, scegliendo i contenuti, il superamento del settarismo e la consapevolezza che l’unico futuro della destra e dei suoi valori è rappresentato dalla ricomposizione della diaspora, avendo tutti l’umiltà di rimettersi in gioco. Il domani ci dirà chi aveva ragione». Foto: RietiLife ©

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