RIETIMEETING NEL SEGNO DI MENNEA, GIOVANNELLI: “UNA GARA DI 300 METRI A LUI DEDICATA”

Sandro Giovannelli, il “professionista romantico” (la definizione è sua, e gli calza a pennello) regalerà a Rieti un altro pomeriggio da impazzire. Rietimeeting di domenica ricorderà Pietro Mennea: lo farà fuori dal campo, con la presenza di Tommie Smith e Alberto Juantorena, e lo farà anche in pista, con una gara dei 300 metri che Giovannelli sta cercando di organizzare e di rendere stabile negli anni. La presentazione di stamattina al Grand Hotel Quattro Stagioni ha alzato il sipario sulla 43esima edizione di Rietimeeting. Tante medaglie dei Mondiali di Mosca e delle Olimpiadi di Londra impreziosiranno il pomeriggio di domenica. Diretta su Rai Sport 1 per due ore, con finestre su Raitre, e diffusione in venti canali mondiali grazie al network Iec in Sport. Stamattina Sandro Giovannelli ha parlato del presente e del futuro. “È stato faticoso organizzare questo meeting – ha spiegato – prima di Mosca ero dubbioso, poi ono andato ai Mondiali ed è evidente che qualcosa sia accaduto, nell’allestimento del budget le risorse maggiori sono arrivate quasi tutte da fuori. Il meeting continuo a farlo per Rieti. Ringrazio il sindaco, mi rallegro della vicinanza del comune, non è una cosa abituale. Senza falsa modestia so di rappresentare l’evento più importante che Rieti possa ospitare”. SMITH E JUANTORENA IN COMUNE “Il sostegno del Comune c’è stato, si vede anche da gesti come l’incontro di sabato mattina in Municipio con Juantorena e Smith”, ha detto Giovannelli. L’invito è rivolto a tutti i cittadini alle 11.30. Presente alla conferenza anche il sindaco Simone Petrangeli: “Smith e Juantorena sono icone dello sport – ha commentato il primo cittadino – non finiremo mai di ringraziare Sandro Giovannelli. Quando c’è il meeting c’è il picco massimo delle digitazioni su internet. È il simbolo di questa città. Con grandi sforzi abbiamo sostenuto l’organizzazione anche quest’anno. Dalle parole di Sandro sento rinnovato ottimismo. Faccio un appello ai reatini affinché partecipino”. IL FUTURO Giovannelli, sollecitato sul tema, ha parlato del futuro di Rietimeeting. “Spero ci sia gente che vorrà starmi vicino per proseguire. Sono a disposizione di chi vuole apprendere”, ha dichiarato Giovannelli, ragionando su come sarebbe il meeting senza di lui. “Per ora qualcuno pronto non c’è. La gente viene a Rieti perché ci sono io, perché la tradizione si è tramandata, perché l’organizzazione è buona. Il nostro è un brand importante”. E per celebrare la storia ultra quarantennale dell’evento, non è da escludere la nascita di un museo. “Sarebbe un’idea bellissima, Grillotti ha molto materiale fotografico”, ha affermato il patron, rivolgendosi al direttore di RietiLife. IL PROGRAMMA TECNICO “È un anno particolare, ma siamo abituati a questo tipo di rincorse agli atleti di punta – ha illustrato Giovannelli – Bisogna trovare atleti che sono ancora in condizione di esprimersi al massimo. Zurigo ha avuto un budget di nove milioni di franchi svizzeri, lì tutti gli atleti prendono denaro”. Al Guidobaldi molto di meno, ma sentite i nomi: i più altisonanti sono il vice campione del mondo dei 100, Justin Gatlin, olimpionico ad Atene nel 2004 e campione del mondo su 100 e 200 l’anno dopo ad Helsinki; la campionessa olimpica dell’alto, Anna Chicherova, bronzo ai mondiali di Mosca, e il campione del mondo dei 110 ostacoli, David Oliver, che dovrebbe incontrare il cubano campione olimpico di Pechino, Dayron Robles. Giovannelli sta lavorando anche su un colpo a sensazione: sta provando a portare a Rieti il francese Teddy Tamgho, campione del mondo del triplo, terzo uomo della storia ad aver saltato oltre i diciotto metri (18.04 pochi giorni fa). Nella stessa gara, ci sarà l’argento mondiale Pedro Pablo Pichardo. Da confermare il campione del mondo degli 800, Mohammed Aman. Sicura anche la campionessa del mondo del disco, Sandra Perkovic e il due volte campione olimpico del peso, Tomasz Majewski. Nei 1500 Silas Kiplagat e Nixon Chepseba. Via la gara dell’asta femminile, rimarranno diciassette di competizioni nel programma (“Anzi, facciamo sedici, che è meglio”, ha detto Giovannelli, scaramantico). (di Nazareno Orlandi).

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