CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA, LA SALVEZZA PASSA PER L’UNIVERSITÀ: LA UIL PREME

“In un momento tanto drammatico per l’economia della città, tutti, forze politiche ed enti, devono impegnarsi e lavorare sinergicamente per scongiurare che anche un altro importante vanto per la città, quale è il Conservatorio di Santa Cecilia, venga ancora una volta strappato a Rieti”. Ad intervenire sull’ultimo serio capitolo di cronaca di città è il Segretario generale della Camera Sindacale della Uil, Alberto Paolucci, nel giorno in cui un nuovo tavolo si sta svolgendo in provincia, organizzato dal commissario Giancarlo Felici, in cui è stato invitato il consigliere regionale Daniele Mitolo, in qualità di rappresentante della Pisana e di direttore della Sabina Universitas, per tentare di reperire i fondi necessari per il mantenimento del conservatorio nonché per la gestione della stessa scuola. “Sono pienamente d’accordo con quanto espresso da Felici. La politica, la Fondazione Varrone e l’Università sono le uniche che possono, e devono scongiurare la chiusura del Conservatorio. Negli anni questo istituto ha raccolto circa 150 iscrizioni tra i giovani reatini i quali, con le capacità acquisite, hanno dato lustro all’istituto e, di riflesso, al nome di questa città. Per Rieti, dove da tempo il settore industriale non rappresenta più il volano dell’economia, quello della cultura può rappresentare un’alternativa molto importante e un istituto di questo tipo sicuramente genera un particolare tipo di turismo culturale. Con tutto l’indotto che ne conseguirebbe. Auspico – conclude il Segretario Paolucci – che dall’incontro di oggi si possa uscire quanto meno con una proposta concreta per tentare di salvare la sede di Villa Battistini”. Foto (archivio): RietiLife ©

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