“GUSTARE I RIFUGI”, IL CAI FA IL PIENONE A TERMINILLO

È stato un successo l’evento organizzato ieri dal Cai di Rieti, denominato “Gustare i rifugi, sul Monte Terminillo. Oltre ai tanti amanti della montagna, era presente anche il sindaco Simone Petrangeli, che ha ribadito la necessità di sostituire gli impianti sciistici vecchi con i nuovi e di pensare al Terminillo come una montagna di alta qualità, poiché in questi ultimi tempi l’ambiente e la gestione del suo patrimonio hanno spesso determinato il successo o meno di una meta turistica, sulle Alpi come sugli Appennini. Tante le persone di tutte le età, molte venute da fuori, per camminare in montagna e scoprire i rifugi “Rinaldi” e “Sebastiani” anche come luoghi di cultura. IL PROGETTO Ispirato a un progetto nazionale promosso dal Comitato Terre Alte per festeggiare i 150 anni del Cai, l’evento ha visto alternarsi le lunghe camminate alla specialità tutta nuova e apprezzata del Training Olistico (con la collaborazione delle Associazioni Olist e Planet) e alla musica trascinante del duo jazz di Pierfrancesco Orlandi e Lara Vicari. Erano oltre cento i camminatori lungo il Sentiero Planetario e sul massiccio del Terminillo, lungo il sentiero che collega i due rifugi Cai. Alla degustazione delle mille delizie casarecce di montagna offerte dai soci del Cai, a cui hanno partecipato liberamente quasi 200 persone, ha fatto seguito la scoperta dei pannelli divulgativi che narrano la storia dei Rifugi e dei loro dintorni. Il Soccorso Alpino ha seguito “passo passo” tutto l’evento e ha dispensato ai tanti partecipanti conoscenze e consigli di come frequentare la montagna in sicurezza per prevenire il più possibile incidenti. IL TURISMO “Da questa giornata è emersa più chiara la consapevolezza che la scelta finale del turista si va sempre più orientando verso località che offrono un maggior contatto con la natura, probabilmente per l’esigenza di allontanarsi dalla vita metropolitana e ritrovare ritmi di vita e habitat naturali ormai quasi scomparsi nelle zone di pianura”, spiegano gli organizzatori. “Si sta diffondendo un turismo maggiormente consapevole dei suoi impatti, in cui la natura “incontaminata” è tornata ad essere un valore ed un’attrattiva. Per fare in modo che tale resti, è necessario impegnarsi a salvaguardarla attraverso la diffusione di comportamenti, manifestazioni e interventi ambientalmente sostenibili, nonché riqualificanti il territorio stesso. E forse, nell’ottica di questa nuova identità, il Terminillo potrà ritornare ad essere la montagna di Roma Capitale”. Foto: FERRI ©

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