COLDIRETTI SOLLECITA L’ASSESSORE REFRIGERI SUI DANNI PROVOCATI DAI CINGHIALI NELL’AMATRICIANO

«Il numero dei cinghiali nella zona dell’amatriciano è tale da impedire lo svolgimento dell’attività agricola. Agli agricoltori non interessa elemosinare indennizzi ma trovare insieme ed al più presto delle soluzioni condivise per il contenimento dei danni». Lo ha detto il direttore di Coldiretti Rieti e di Impresa Verde, Aldo Mattia, durante l’assemblea che si è riunita giovedì ad Amatrice e alla quale erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alle Infrastrutture, alle Politiche Abitative e all’Ambiente, Fabio Refrigeri, il segretario di zona Coldiretti di Amatrice, Damiano Cavallaro, Ivano Capannini di Coldiretti Rieti e una delegazione di agricoltori di zona. «La provincia – ha proseguito Mattia – ha aperto alla possibilità di contenere con delle gabbie di cattura i cinghiali fuori parco. Chiediamo il massimo impegno all’assessore Refrigeri per supportare la provincia in questa direzione e poi di impegnarsi per sbloccare i fondi da trasferire alla provincia per i rimborsi fuori parco, rimborsi fermi a cinque anni fa. Inoltre, le misure che saranno adottate per riportare la popolazione di questi ungulati su livelli compatibili con il buon equilibrio dell’ecosistema, serviranno per ottenere una produzione selezionata di prodotti disponibili presso i punti di Campagna Amica del Lazio».

Preoccupato anche Cavallaro: «Chiediamo un aiuto molto rapido e concreto. Le aziende hanno pochi mesi di vita in queste condizioni, non è più economico fare agricoltura ad Amatrice e di questo passo le aziende chiuderanno. La montagna si va spopolando e verranno così a mancare i naturali custodi del territorio, gli agricoltori. La regione Umbria, con il supporto della Coldiretti locale, ha emanato una legge regionale per il controllo dei cinghiali che va nella direzione che vorremmo seguire anche noi. Potremmo iniziare un percorso legislativo simile”. Poi, Cavallaro rivolgendosi all’assessore, ha chiesto di richiamare l’attenzione del suo omologo all’agricoltura sui problemi legati al sovraffollamento dei cinghiali quando si tratterà di preparare i prossimi bandi del piano di sviluppo rurale, visto l’importante ruolo ambientale svolto dagli agricoltori in montagna. «Si potrebbe supportare l’agricoltura – ha aggiunto – nelle zone svantaggiate aumentando l’importo massimo delle domande di aiuto così come si potrebbero inserire delle misure per finanziare le recinzioni contro i cinghiali».

L’assessore Refrigeri ha risposto dicendo di conoscere i problemi degli agricoltori e di essere convinto che «occorrono misure urgenti e pragmatiche» e per questo ha assicurato «il massimo impegno a cominciare dal lavorare insieme alla provincia di Rieti per valutare se le leggi attuali permettano di contenere con le gabbie di cattura i cinghiali fuori parco o meno e, in alternativa, di studiare come cambiare l’attuale normativa». «E’ giusto riconoscere il ruolo ambientale agli agricoltori – ha detto Refrigeri – e mettere in campo dei bandi studiati appositamente per l’agricoltura fatta in zona svantaggiata. E’ una strada percorribile». Refrigeri, riconoscendo l’urgenza della situazione, ha promesso un nuovo incontro tra 15 giorni, dopo aver studiato la percorribilità di alcune soluzioni. A questo incontro se ne aggiungerà un altro parallelo con la Direzione del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga al fine di valutare come cambiare il regolamento del risarcimento dei danni da fauna selvatica e prospettare delle soluzioni a breve e brevissimo periodo. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 4 Maggio 2013

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