FEDELI SI PRESENTA: “ECCO IL MIO PROGETTO PER IL RIETI CALCIO”

Domani a Roma, davanti ad un notaio, Franco Fedeli diventerà il proprietario di maggioranza del Rieti calcio. Settanta per cento. Questa la fetta che l’imprenditore originario di Cascia andrà a rilevare dalle mani di Riccardo Curci il quale, a sua volta, ha ricevuto da Ivo Gentile e Fabio Franceschini le rispettive parti, divenendo, ma solo per un giorno, unico proprietario. Ora Curci riverserà la maggioranza delle quote al businessman romano e l’affare sarà finalmente fatto. “Ho voluto il settanta per cento perché nel calcio deve comandare uno solo”, ha detto Fedeli alle telecamere di Rtr, nella trasmissione di Asvero Antonetti, Pillole di Sport. Proprio in onda, Fedeli, ha ricevuto la notizia che Gentile e Franceschini avevano ceduto la loro parte a Curci, arrivato trafelato (e stanco) negli studi dell’emittente tv reatina per dire alla città, e soprattutto al nuovo socio, “tutto ok”, a margine di qualche minuto di attesa che quasi iniziava a preoccupare. Questa operazione preliminare permetterà la redazione e la firma di tutte le carte per ufficializzare, quindi, la nuova proprietà targata famiglia Fedeli, impegnata nella grande distribuzione col marchio Elite e Super Elite. FEDELI A TUTTO CAMPO “Cosa ci faccio a Rieti? Non aprirò un supermercato. E non perché Rieti non lo meriti, ma perché non si deve mischiare il calcio con la propria attività. Io non sono uno di quelli che se investe cento, non vuole duecento”. Idee chiare per il nuovo patron amarantoceleste, da sempre vicino al calcio, ultimamente nelle piazze di Ancona e Perugia ed in passato presidente della Ternana. “In questa città le strutture legate al calcio sono una base importantissima – ha detto – quasi sprecate per la categoria attuale. Sono fondamenta per il futuro. Certo – ha aggiunto incalzato sulla questione del terreno di gioco, non nelle migliori condizioni– ho chiesto al comune il campo ed in particolar modo la manutenzione: senza questa non andiamo da nessuna parte”. Fedeli, non l’ha mai nascosto: Interregionale subito (o giù di lì, nel caso proprio non si potesse) e poi professionismo, parola che in quel dello Scopigno non viene pronunciata da molti, troppi anni. Chissà se ha voglia di prendere un titolo da qualcuno: “Acquisire un titolo significa anche entrare nelle questioni di quella società che lo mettono a disposizione – ha spiegato davanti alle telecamere – io non ho voglia di accollarmi i debiti di nessuno”. Insomma ripescaggio sicuro, ma c’è bisogno dei playoff, affrontati al meglio, mentre andare a caccia di situazioni societarie altrui, al patron, non va proprio giù. L’ASPETTO SPORTIVO “Io starò meno vicino al club di quanto farà mio figlio Andrea, che ha preso molto a cuore l’ambiente. Comunque, sono appena arrivato, e per tale motivo non prometto questo e quello ma posso assicurare – ribatte, incalzato da un genitore di un giovane calciatore del vivaio reatino – che andrò a vedere le partite delle giovanili”. In realtà Fedeli l’ha già fatto: conosce la Juniores, l’ha vista vincere a Tarquinia. Ciò fa capire quanto lui ed il figlio, per la prossima stagione, puntino sulla “cantera” reatina per gettare le basi di una squadra competitiva. DAL CAMPO La squadra, mentre la società è impegnata in tutti i passaggi che permetteranno a Fedeli di diventare socio di maggioranza del club, si prepara per la sfida col Fonte Nuova. La partita si giocherà allo Scopigno di mattina, alle 11. Un modo per non andare in campo a risultati acquisiti e rischiare di rimanere travolti. (Ch. Di.) Foto: RietiLife © 23 aprile 2013

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