SCHNEIDER, MARTEDÌ PROSSIMO I LAVORATORI MANIFESTANO A PARIGI CON MELILLI, MITOLO E PETRANGELI

Martedì prossimo sarà una giornata fondamentale per il futuro della Schneider di Rieti. È infatti previsto a Parigi un incontro a livello europeo con i vertici della multinazionale ed è per questo che i sindacati hanno organizzato una manifestazione nella capitale francese sotto la sede della Schneider. Per quel giorno, è stata indetta una giornata di sciopero e si prevede una presenza massiccia dei lavoratori. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione finora il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, il consigliere regionale, Daniele Mitolo, e il deputato Fabio Melilli, oltre ai sindacati territoriali e nazionali. I sindacati hanno sollecitato la partecipazione degli altri siti Schneider in Italia e delle RSU degli altri stabilimenti. «Andiamo a Parigi perché li sono state prese le decisioni per Rieti ed è li che vogliamo andare proprio a cambiarle – ha spiegato il segretario della Fiom Cgil provinciale, Luigi D’Antonio – Gli argomenti non ci mancano e sono quelli che abbiamo sostenuto in questi mesi di dura vertenza. La situazione rimane complicata ma siamo convinti che con le mobilitazioni messe in atto, con la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori Schneider insieme alle OOSS e con l’appoggio di tutte le istituzioni possiamo giocarci la partita fino in fondo e far cambiare idea all’azienda. Quello che chiediamo è una soluzione industriale per la Schneider di Rieti all’interno del gruppo e siamo convinti che se si vuole si può».

In occasione della manifestazione, una delegazione di lavoratrici e lavoratori della Schneider Italia incontrerà i vertici della multinazionale francese, insieme ai colleghi del Comitato Aziendale Europeo. Un incontro in cui oltre a parlare della gravissima decisione assunta sulla chiusura del sito di Rieti e delle problematiche di Guardamiglio, si dovrà discutere del futuro di tutti gli stabilimenti e le attività italiane. Investimenti certi, nuovi prodotti e attività, come fatto per altre realtà europee, debbono essere garantiti anche nel nostro Paese. Come ricordano Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil nazionale e il coordinamento delle RSU Schneider, «Rieti non è in questa situazione perché improduttiva o inefficiente ma perché qualcuno ha deciso che gli investimenti sarebbero stati fatti in un’altra parte dell’Europa. E così, uno degli stabilimenti migliori del mondo, sempre al top degli standard di Schneider, rischia di chiudere. Questa assurda decisione, mette in discussione anche il sistema di relazioni sindacali e la serietà con cui la Schneider si rapporta con tutti i lavoratori italiani. Da diverso tempo la Schneider aveva deciso di investire in Bulgaria e in Francia e, ancora a pochi mesi dall’annuncio della chiusura, diceva ai colleghi di Rieti e alle istituzioni italiane che avrebbe trovato una soluzione positiva. Per difendere tutti i siti italiani, rivendicare trasparenza e criteri chiari nelle scelte sugli investimenti nei singoli paesi e per poter affrontare i problemi prima che siano assunte le decisioni, così come previsto dall’accordo quadro sull’Anticipazione del Cambiamento, il Coordinamento Nazionale delle RSU e i sindacati., hanno deciso di proclamare 2 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori italiani di Schneider». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 15 Aprile 2013

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