COLDIRETTI, DELEGAZIONE DI AGRICOLTORI RICEVUTA DAL PREFETTO

Sono tornati ancora una volta di fronte al Prefetto di Rieti, la Dottoressa Chiara Marolla, gli agricoltori della Coldiretti i cui terreni, ricadenti nell’area protetta del Parco del “Gran Sasso e Monti della Laga” e poco fuori, nelle cosidette “zone cuscinetto”, continuano ad essere devastati dai cinghiali. Un problema, quello del sovrannumero  dei cinghiali che ha più volte visto la Coldiretti scendere in campo chiamando a raccolta anche la Provincia di Rieti e l’Ente Parco, per trovare una soluzione tesa a diminuire il numero dei capi,mettendo in atto abbattimenti selettivi controllati e istallando gabbie di cattura; ad oggi, però, gli impegni presi sembrano essere stati solo in parte stati rispettati e, al cospetto del Prefetto, il presidente della  federazione reatina, Enzo Nesta, in compagnia del responsabile dell’ufficio, Carlo Picchi, e di una delegazione di agricoltori dell’Amatriciano, ha annunciato: “Non siamo più in grado, come federazione, di controllare i nostri iscritti che minacciano, ormai esasperati, di voler compiere gesti eclatanti”. “Nell’ultimo incontro che si è tenutoad Amatrice, il 4 marzo – prosegue Nesta – abbiamo avuto la conferma che, da soli, e continuando ad andare così le cose, si rischia che questi agricoltori, che vedono continuamente devastati i propri campi, orti e giardini, e che, nei casi più estremi sono arrivati addirittura decidere di cessare la propria attività. Oltre ai danni causati da questi animali, che mandano alla rovina i campi seminati, questi agricoltori si sento presi in giro dall’Ente Parco, che sembra voler mettere prima di tutto la tutela dei cinghiali; inoltre, chi possiede appezzamenti di terreno nelle zone cuscinetto, si trova in grande difficoltà anche per i mancati risarcimenti adeguati rispetto ai danni subiti. E’ necessario dunque che si agisca in fretta”. “Tutti i giorni – ha spiegato Damiano Cavallari, segretario di zona di Coldiretti ad Amatrice – riceviamo in ufficio agricoltori indignati e innervositi di fronte a questa situazione. E ancor di più oggi che, quando manca solo un mese a maggio, momento della semina, si sentono vittime inermi di questi animali che vengono lasciati proliferare indisturbati. Oggi, inoltre, il problema, ha raggiunto livelli tali, che non si tratta più solo di un’urgenza legata all’agricoltura, ma anche alla sicurezza pubblica: i cinghiali devastano giardini, scavano buche, si avvicinano alle abitazioni, ribaltano cassonetti della spazzatura e, di notte, invadono le strade rendendo la circolazione molto pericolosa”. Vicina agli agricoltori e determinata a cercare una soluzione in tempi brevi si è dichiarata il Prefetto: “Subito dopo Pasqua convocheremo un tavolo al quale saranno chiamati a partecipare tutti i soggetti interessati: Guardia Forestale, Ente Parco, Asl, Provincia, Regione, nella persona dell’assessore all’ambiente Fabio Refrigeri. E’ necessario che tutti si adoperino per mettere concretamente in atto tutte le misure di tutela nei confronti degli agricoltori di cui si era già parlato nei precedenti incontri, dagli  abbattimenti selettivi controllati, alle gabbie di cattura, opportunamente rinf orzate e aumentate se necessario. Inoltre si dovrà arrivare a seguire una stessa politica per affrontare il problema sia dentro che fuori l’area del Parco”. (da comunicato stampa della Coldiretti Rieti) Foto: COLDIRETTI RIETI © 26 Marzo 2013

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