“RIETILIFE A SANREMO”, GIORNO 2, LA “BAR” CONDICIO

(dall’inviato a Sanremo di Mep Radio e RietiLife, Nazareno Orlandi) Riepilogo (semiserio) della prima serata del festival, ad uso e consumo dei miei amici che stavano guardando la Juventus in Champions League. Avvertenze: leggetelo tutto d’un fiato, non cercate il punto (e un filo logico) tanto c’è solo alla fine, astenersi bacchettoni e ultraseriosi. Crozza, Silvio, la “culona inchiavable”, i fischi, la sorpresa, “a casa”, “fuori la politica da Sanremo” (non si capisce perché: è sempre il solito teatrino), il populismo che emerge dalla mia affermazione precedente, la bocca asciutta, lo choc, i due contestatori, “li conosciamo già”, uno forse è Brunetta, l’altro pare sia Gasparri, Bersani, “la spina nel fianco non è che se c’è l’hai ci ricarichi il telefonino”, Ingroia, la rivoluzione civile tipo Robespierre che chiama la regina al telefono, Montezemolo, io che lo scambio per Della Valle e ne resto convinto per un paio di ore buone, il commento di oggi di Berlusconi che non mancherà della parola “comunista”, Bella Ciao, l’armata rossa (ci torniamo dopo), Peppiniello Verdi, il Va Pensiero, Bossi che probabilmente ringrazierà con una lettera, la Littizzetto, la letterina a San Remo, la tentazione di dire la parola “culo”, la restituzione dell’Imu in anticipo, lo sbarco alieno ad Arma di Taggia, il cocchiere esodato dalla Fornero, lo spread (no, non l’ha citato nessuno, ma mettiamocelo lo stesso tanto Grillotti stava guardando la Juve), le parole che iniziano per Ber-, quelle che finiscono con -oni, Mengoni (eccone una), il completo blu di Mengoni, il baffetto di Mengoni, quanto si sente figo Mengoni?, la sua canzone che proprio per non smentirlo si chiama “Bellissimo”, Peppiniello Verdi, il Va Pensiero, Bossi che ringrazia, Peppiniello Vessicchio, Gualazzi, “non farò rime con Gualazzi”, Cremonini trenta chili dopo, Renzi trenta incontri-scontri con Bersani dopo, Sai ci basta un sogno, il mio sarebbe conoscere la D’Amico, lo stacco di coscia della Molinari, la canzone della Mol, ehm, no, scusate, ero concentrato solo sulla coscia, Pitersincotti, la Cuccarini, le Parodi’s sisters, la Pennetta, Montella, Felix Baumqualcosa (palesemente Beckham sotto mentite spoglie), il muro del suono, il muro del pianto, la scala smontabile dell’Ikea, manca solo Saviano, Silvestri, Mennea, “fatece largo che…”, i tre sfigati di via Merulana, quel pasticciaccio brutto di via Merulana, shhhhhhh, a bocca chiusa, mhhh mhhh, mhhhhh mhhhh mhhhh mhhhh, la coppia gay, la coppia gay e a bocca chiusa che si sposa a New York e ce lo fa sapere come nel film Love Actually, il silenzio, gli innocenti, i tubi Innocenti, i Marta sui tubi, Marta su Ruby (nel frattempo ad Arcore), Marta va ai Cubi (raro caso di product placement da cui ci aspettiamo lauto ritorno economico), la pastorizia alla quale va giustamente chiesto scusa per aver “umiliato la reputazione della pecora nera” che peraltro già non godeva di grossa considerazione, Marta coi rubli, l’armata rossa più o meno come la corazzata potemkin (una cag..a pazzesca), il disarmante e disarmato Toto Cutugno, il secondo posto a Sanremo in agguato, l’italiano vero, Ogbonna l’italiano nero, il difensore della nazionale, Maria Nazionale, la pagina wikipedia di Maria Nazionale (più visitata dell’Ansa su Ratzinger dimissionario), il portiere della nazionale di pallanuoto, Chiara due respiri e varie stecche, l’esperienza (traumatica) dell’amore, il treno che le va addosso ma lei non se l’aspetta ed ha paura. Che bei momenti. Punto. Ciao. (Qui a Sanremo si vocifera che vinceranno i Modà: ecco, ci tenevo a dirvi almeno una cosa seria).
Ps. Ho citato una volta Bersani e due Berlusconi. Allora: cito un’altra volta Bersani e siamo pari. Ci scuserete, c’è la Bar Condicio (il calembour è dedicato alla bella Refaeli, stasera all’Ariston, e che io oggi cercherò di corteggiare per le vie di Sanremo: vi farò sapere).
Pps. Grosso rispetto per voi se siete arrivati a leggere fino in fondo. Io non l’avrei mai fatto.
Ppps. Classifica personale: Silvestri, Marta sui Tubi, Gualazzi. Foto: ORLANDI © 13 Febbraio 2013
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