COSTINI E L’USCITA DALLA POLITICA: “HO L’ANIMO DI UN INNAMORATO FERITO”

Giovedì Chicco Costini ha annunciato le dimissioni dal movimento «Area» e l’uscita dalla vita politica dopo 30 anni di impegno. Oggi, in una lunga lettera che pubblichiamo integralmente, spiega il perché della sua pausa di riflessione e informa che alle prossime elezioni voterà Casa Pound.

«La mia dichiarazione dell’altro giorno, l’uscita da Area Rieti e la necessità di una lunga pausa di riflessione, ha dato adito ad una serie di interpretazioni, come era normale che fosse. Di queste però una non solo è totalmente errata, ma è diametralmente opposta alle motivazioni che mi hanno portato a questa decisione: che la mia scelta fosse dettata da una mancanza di fiducia nei confronti della mia comunità, dei militanti di Area. Le ragazze ed i ragazzi, le donne e gli uomini che con me hanno costruito questa realtà, hanno combattuto con coraggio battaglie impossibili, sono e rimangono la più grande soddisfazione della mia vita, il senso ed il successo di un percorso umano e politico che mi ha visto cercare di trasmettere un’Idea della vita, una Weltanschauung, uno stile di comportamento a chi veniva dopo di me, percorso di cui sono orgoglioso, e che ha fatto di Area una realtà apprezzata e stimata da amici ed avversari, a livello locale e nazionale. Tutt’altro, la mia decisione è un atto d’amore nei loro confronti, un sacrificio estremo ma necessario, per impedire che la mia rabbia e delusione li trascini fuori rotta».

«Io sono un militante di quasi 50 anni che ha visto fallire speranze e perdere sfide, non elettorali come qualche meschino crede, ma ideali. Io ho fortemente creduto che si dovesse e potesse conciliare un forte radicamento ai propri principi con un impegno attivo nella politica, ho creduto che i mille compromessi che questo comportava potessero essere compensati dalla possibilità di poter modificare almeno in parte la realtà in cui viviamo. Oggi, a fronte di 30 anni di impegno, sacrificio, successi e sconfitte, vedo il mondo intorno a me trasformarsi in modo radicalmente opposto ai valori in cui credo: l’egoismo e l’individualismo prevalere sulla comunità e l’interesse generale, valori fondanti come quelli della famiglia e della vita messi in discussione dai disvalori di una cultura materialista ed anti tradizionale, gli interessi economici prevalere sul benessere collettivo, la politica divenire ogni giorno di più serva della finanza, la mia Terra ed il mio popolo spogliati dei propri diritti in nome di un progresso che altro non significa che sradicamento delle radici. E mentre questo avviene il mio ambiente, la parte politica in cui sono nato e cresciuto, quella parte in cui ho imparato a leggere la società ed i suoi mutamenti, quella parte che ha sempre rappresentato l’argine umano, culturale e politico al degrado della modernità, andare in disfacimento, facendo prevalere interessi personali, piccole vittorie individuali,  al senso di una battaglia, di una guerra ben più importante».

«Probabilmente il mio vedere tutto nero è figlio di una crisi di mezza età, ma mi rendo conto che oggi il mio è l’animo di un innamorato ferito, di un uomo che ha perso il centro di gravità necessario a tenere la barra dritta, rischiando di fare scelte dettate più dallo stomaco che dal cervello: in queste condizioni non posso guidare una comunità umana che mi ha sempre seguito con affetto e abnegazione, perché rischierei di portarli verso sponde sbagliate. Proprio perché mi fido di loro, proprio perché sono convinto che la loro Etica, il loro coraggio, la loro purezza, che mi hanno dimostrato in questi anni, ma anche la loro gioventù gli possa permettere di avere maggiore lucidità di quella che io oggi ho, credo sia giusto lasciarli liberi di scegliere e decidere in modo autonomo. E’ il mio amore per loro che mi porta a pensare che in questo momento è meglio che io stia un passo indietro; non per uscire dalla lotta, ma per poter essere al loro fianco, essere pronto a difenderli».

«Io in queste elezioni voterò CasaPound, lo farò come atto simbolico di rispetto e solidarietà nei confronti dei ragazzi di Napoli oggetto dell’ennesima persecuzione giudiziaria, lo farò perché in questo momento non vedo un partito o uomini  che mi rappresentino nel mio territorio, lo farò per amicizia e cameratismo verso Stefano Mostarda candidato nel listino. So che sarà un atto di pura testimonianza, ma oggi oltre questo non riesco a vedere altri motivi per andare a votare. Poi aspetterò il 26 febbraio convinto che la parte migliore di questo ambiente saprà e dovrà reagire per ridare soprattutto dignità ad un percorso che oggi si è fermato; e li allora ci sarò, insieme alla mia gente, insieme ad Area Rieti che è e sempre sarà la mia comunità, la mia famiglia, la mia casa». Foto: Emiliano Grillotti © 26 Gennaio 2013

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