L’APPELLO DI ANIBALDI AL GOVERNO: “I PROBLEMI DEI COMUNI SI AFFRONTINO CON I COMUNI”

«La prima regola è che si torni a parlare dei problemi dei Comuni con i Comuni. In questo senso, l’auspicio è che l’Anci sia un reale interlocutore del futuro Governo». Parola di Paolo Anibaldi. Il sindaco di Castel Sant’Angelo e delegato Anci alle politiche della disabilità ha così commentato il documento che è stato discusso e approvato nei giorni scorsi dall’Ufficio di Presidenza dell’Associazione dei Comuni. Anibaldi ha focalizzato la propria attenzione in particolare sul tema dell’esclusione dei piccoli comuni dal patto di stabilità sino al completamento del riassetto delle gestioni associate obbligatorie delle funzioni fondamentali: «L’introduzione del patto in enti locali con un bilancio di bassa entità e con spazi di manovra di fatto assenti comporterebbe disagi nell’erogazione dei già pochi servizi al cittadino, con un conseguente abbassamento della qualità degli stessi». Giudizi netti su Imu («Deve andare tutta ai Comuni») e gestioni associate («I Comuni non devono essere lasciati da soli, e per questo è fondamentale che ci siano regole chiare per la riorganizzazione del territorio: solo così si può essere realmente competitivi»). Infine, ritornando sulla centralità dei comuni, in merito al nuovo patto del welfare, Anibaldi si è augurato che con il prossimo esecutivo gli enti locali siano maggiormente responsabilizzati e «coinvolti nello stabilire le linee politiche che vedono al centro delle azioni i cittadini delle fasce deboli». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 22 Gennaio 2013

 

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