NON BASTA UNA GRANDE PHOENIX RIETI, LA CAPOLISTA GRAN SASSO ESPUGNA LO IACOBONI

(naz.orl.) Gli Arieti Rugby mettono paura alla capolista Gran Sasso. Lo scherzetto non riesce (vincono gli aquilani 24-13) e l’illusione di fermare la marcia della capolista regge soltanto mezz’ora, ma in quei trenta minuti si assiste ad un autentico capolavoro degli Arieti, in grado di volare sul 10-0 e di costringere la corazzata di Pierpaolo Rotilio ad uno sforzo supplementare, forse nemmeno preventivato alla vigilia, frutto di tanta attenzione in difesa e di un grande approccio in mischia chiusa, nei raggruppamenti e nelle fasi di conquista. La Phoenix Rieti di Alessio Murrazzani passa in vantaggio con la meta di Pezzopane e allunga con la seguente trasformazione e con un calcio piazzato, entrambi firmati da Emanuele Menè. Per mezz’ora, prende corpo (e anima) l’impresa. Il Gran Sasso, preso in contropiede dalla grinta e dalla compattezza dei reatini, fatica oltremodo ad imporre la propria esperienza e a mettere in moto le individualità che lo stanno lanciando al vertice del girone centrosud di serie B. La meta al 34’, però, è una botta d’ossigeno per gli aquilani, e subito dopo l’ex Banelli sigla anche il sorpasso. Gli Arieti subiscono pure la terza marcatura in apertura di ripresa, ma non si scompongono, anzi, accorciano con un piazzato di Menè e (probabilmente) subiscono un torto arbitrale vedendosi annullare una meta di Gentile, che a detta del guardalinee di parte aquilana avrebbe toccato la linea laterale con il piede. La quarta meta ospite chiude i conti, anche se gli Arieti spingono fino alla fine alla ricerca del punto bonus, che non arriverà. La capolista vola e si rende irraggiungibile. Ma ancora una volta gli Arieti  dimostrano che – quando la testa gira – possono mettere in difficoltà chiunque. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 22 Dicembre 2012

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