AGENTI DELLA FORESTALE SALVANO DUE ESEMPLARI DI AIRONE GUARDABUOI FERITI DA BRACCONIERI

Pubblichiamo il comunicato stampa del Corpo Forestale dello Stato.

Sarebbero andati verso morte sicura i due splenditi esemplari di Airone Guardabuoi (Bubulcus ibis) se non fossero stati recuperati dagli Agenti del Comando Stazione Forestale di Leonessa. La pattuglia della Forestale si trovava in servizio di controllo del territorio presso il territorio della Frazione “Villa Pulcini” del Comune di Leonessa, quando avvistavano da lontano, in un pascolo, due macchie bianche in movimento lento. Gli agenti si portavano sul posto e constatavano che le due macchie bianche altre non erano che due magnifici esemplari di Airone, che si lasciavano catturare senza troppa difficoltà. Stupiti dal fatto i Forestali procedevano ad una prima ricognizione sul corpo dei due volatili, scoprendo, tra le candite piume, le tracce inequivocabili lasciate dai pallini esplosi da un fucile. I due Aironi, venivano prontamente trasportati presso il Giardino Faunistico di “Piano dell’Abbatino” ed affidati alle sapienti mani del Prof. Antonio De Marco e della sua equipe. Parallelamente venivano avviate delle indagini per risalire all’autore e/o agli autori dell’ignobile gesto. Desta sconcerto pensare che ci sia ancora qualcuno che possa cercare di abbattere volatili appartenenti a questa specie, così altamente protetta dalle normative vigenti, che deve fare i conti con la sempre crescente urbanizzazione e con tecniche agricole intensive che ne riducono ogni anno l’areale. Una volta gli Aironi guardabuoi seguivano  gli aratri trainati da bovini per catturare le arvicole che venivano portate in superficie dal vomere. Oggi ci si può accontentare di osservarli mentre seguono i trattori. L’Airone guardabuoi  ha dimensioni contenute avendo un’altezza compresa tra i 25 e i 30 centimetri, facilmente individuabile, in questo periodo, sfoggia una livrea bianca con il caratteristico becco giallo. Si nutre principalmente di arvicole, coma abbiamo già detto, ma anche di pesci, anfibi, piccoli invertebrati. Presente in Italia nell’area centro meridionali, ma con presenza sporadiche anche nel Settentrione. Il Comando Provinciale del C.F.S. di Rieti, ricorda che  l’abbattimento di fauna protetta è sempre illegale e prevede  pertanto sanzioni di natura penale oltre al sequestro dei ezzi utilizzati per l’abbattimento o la cattura. Si  invitano tutti i cittadini a segnalare tempestivamente al numero verde di emergenze ambientali 1515 (gratuito) la presenza di animali in difficoltà  presenti sul territorio e  qualsiasi gesto in danno della fauna selvatica. Foto: CFS © 22 Novembre 2012

 

 

Print Friendly, PDF & Email