PROTEZIONE CIVILE, BASTIONI: “PER OGNI EURO INVESTITO IN PREVENZIONE, NE ANDREMO A RISPARMIARE DIECI IN EMERGENZE”

Pubblichiamo il comunicato stampa del C.E.R. Protezione Civile Rieti.

“Non è più possibile andare avanti così. I costi delle emergenze continueranno ad aumentare e diverranno ingestibili se non si interviene a porre un freno a questa dissennata incuria del territorio”. – Ad affermarlo è Crescenzio Bastioni del CER Protezione Civile di Rieti – “Dopo i recenti fatti alluvionali provocati dalla piena del Tevere e che hanno colpito duramente anche il Lazio, il tema del dissesto idrogeologico deve diventare una priorità in Italia, con ciò raccogliendo l’appello lanciato diverso tempo fa dal Presidente Napolitano. Non è più possibile attendere oltre, il Governo deve porre al centro della sua agenda politica la prevenzione dalle calamità”. “Quello che fa piu’ male è vedere centinaia di capannoni industriali e moltissime case immersi in due metri d’acqua. E’ il segno evidente di un territorio malato, impreparato ad eventi meteorici un pò più severi”. Tra Orte e Magliano Sabino, il territorio si è trasformato in un’enorme acquitrino, procurando danni ingentissimi all’agricoltura e alle attività produttive. Ma non bisogna andare lontano per trovare esempi simili anche qui da noi a Rieti: la recente alluvione dell’abitato di Casette ne è un esempio”. “Denunciare la mancata prevenzione, alla luce dei fatti accaduti – prosegue Bastioni – sembra semplice e scontato: c’è il rispetto del territorio venuto meno, l’abbandono delle nostre montagne, la cementificazione in aree che la natura e l’esperienza dei nostri antenati ci indicavano a rischio, e in provincia di Rieti si possono citare a decine gli esempi al riguardo. Mi viene da sorridere amaramente quando ci si lamenta delle inondazioni e delle frane e poi si vedono case costruite là dove non ci sarebbero dovute essere. La verità è che la natura presenta sempre il suo conto e, al di là dei costi economici, ci sono costi in vite umane che non ci potremo mai perdonare. La società in cui viviamo, sotto l’aspetto della cultura della Protezione Civile e del rispetto di sè, deve ancora fare un bel tratto di strada”. “Dobbiamo incominciare a ribadire con forza – sottolinea Bastioni – in primo luogo a chi ne ha la diretta responsabilità, che ritenere l’atteggiamento di una totale incuria e disinteresse verso il territorio, possa venire assecondato affidandosi esclusivamente sulla certezza che “tanto c’è la Protezione Civile a risolvere i problemi” è e sarà una pratica perdente. Ciò non è un sogno ma un incubo, che purtroppo prometterà risvegli amari, e prima o poi, come nel caso delle recenti alluvioni, inevitabili. E può non bastare più lo spirito di sacrificio e l’abnegazione dei Vigili del Fuoco, delle forze dell’Ordine, dei Volontari, di tutti coloro che sono demandati ad assicurare il soccorso».”Dal canto nostro, – conclude il responsabile del CER – come protezione civile impegnata sul campo, cerchiamo di fare la nostra parte, concentrandoci nel cercare di far passare il messaggio della prevenzione, in particolare rivolgendoci alle scuole: il 22 e 23 novembre, saremo impegnati nell’iniziativa di “scuola sicura” presso undici scuole del Comune di Rieti: materne, elementari e medie degli Istituti Comprensivi di Villa Reatina, Minervini-Sisti e Pascoli. Duemilacinquecento bambini e adolescenti a cui insegnare la via corretta della prevenzione. Il nostro futuro passa soprattutto attraverso loro”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 15 Novembre 2012

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