POLVERINO, IL RIETI TROVA UN TESORO GRAZIE A LUI

(Ch. Di.) Doveva nascondere un’insidia, ed invece la terra del Marescotti di Ladispoli ha fatto trovare al Rieti tre punti che valgono come un baule di monete d’oro. L’1-0 maturato sul litorale laziale, ai danni della squadra di Graniero, è stato come un tesoro in fondo al mare per gli amarantocelesti, non perché il Rieti non sa vincere o non ne è capace, ma semplicemente perché in una giornata di scontri diretti è andato tutto per il verso giusto e la squadra del presidente Riccardo Curci adesso guarda – per la seconda volta in dieci giornate – tutti dall’alto dei suoi 21 punti. Ma cominciamo proprio dalle sorti della partita della squadra sabina. Solito assetto e due sole le “sorprese”: Polverino (nella foto) in campo al posto di Pezzotti e De Simone in panchina. Di Napoli, consapevole che Polverino è tornato in formissima, non esita nel dargli spazio e nella ripresa avrà ragione. Prima però ci sono i 45’ iniziali: è tutto uno studiarsi tra le formazioni ed il campo pesante costringe le squadre a rallentare. È indubbio che la prima frazione, ai punti, se La sia aggiudicata il Ladispoli anche se al tabellino risulti un magro 0-0 al duplice fischio. Sfruttando la padronanza di un terreno di gioco fuori da ogni logica dell’Eccellenza di oggi, infatti, i romani si fanno più volte pericolosi grazie ai suoi giovani e ad elementi davvero di spicco (vedi Marvelli e Mannozzi). L’esperienza però paga: Polverino, nella ripresa, infila la tuta da palombaro  – e non perché il campo sia diventato un acquitrino, poiuchè la pioggia è cessata e non ha peggiorato le condizioni del terreno di gioco – ma per lanciarsi alla scoperta del tesoro, segnando un gol che vale tre punti. Dal limite dell’area, il campano, non sbaglia e fulmina letteralmente il portiere litorale. Quarta rete e seconda trasferta decisa dal Cobra: chissà, forse l’odore del Tirreno (decise anche la partita di Fregene) lo risveglia. Dal minuto del gol (17’ della ripresa) il Rieti legittima anche ciò che di buono ha fatto e si presenta almeno altre due volte in area avversaria, con Monaco e Di Lorenzo, entrambi ad un passo dal raddoppio. Importante anche la prova di Pennesi, bravo a sventare due offensive rossoblu durante tutta la gara e ok la difesa reatina, sempre molto attenta. Applaudito dalla dirigenza pure Petrongari. Dicevamo di una giornata felice: il Montecelio pareggia e l’Albalonga perde come il Santa Maria Mole. Tutti risultati che uniti agli altri rendono più luccicante il tesoro del Rieti, che ora vuole e deve mettere in cassaforte il momento, godendoselo e sfruttandolo. Oltre al match due note in coda: la prima è “l’accoglienza” riservata dai tifosi romani a quelli reatini. All’intervallo i padroni di casa non perdono tempo per avvicinarsi alle recinzioni che contengono gli ospiti per dispensare loro qualche insulto. Alla base dell’antipatia ci sarebbe l’amicizia tra gli ultrà reatini con quelli di Civitavecchia, città non proprio cara ai supporter di Ladispoli. La prontezza delle forze dell’ordine ha evitato qualcosa di peggio e a fine gara non si è registrato nulla di rilevantee. L’ultima cosa riguarda Massimiliano Farrugia: l’attaccante in forza al Rieti ieri ha perso il papà. “Il presidente Riccardo Curci e tutto il Rieti sono vicini al calciatore Massimiliano Farruggia per la scomparsa dell’amato padre” ha fatto sapere il club su facebook. Al cordoglio si sono uniti anche i tifosi. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 4 Novembre 2012

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