PROVINCIA, IL CONSIGLIO “PROCESSA” MELILLI

(a.l.) Le dimissioni date da presidente della Provincia date da Fabio Melilli alla stampa sabato mattina sono state “confermate” lunedì davanti al consiglio provinciale. “Quello che sarà di me lo deciderà la politica e i cittadini con il loro voto. Non vado a caccia di incarichi, ho pure ripreso a lavorare”. Il commissariamento dell’ente dovrebbe scattare il 29 ottobre: “In questi venti giorni ci sarà molto da fare per mettere in sicurezza i conti e il personale ed evitare il commissariamento prefettizio: meglio sarebbe che ci fosse un commissario politico che comunque non sarò io”. Durissimi Michele Nicolai e Lidia Nobili (Pdl): “In un momento di grave incertezza come questo non si abbandonano le postazioni. Potevamo ancora giocare una partita a difesa della Provincia ma senza presidente sarà ancora più difficile”. Dai banchi della maggioranza arriva anche la bocciatura del professor Domenico Scacchi: “Melilli ci ha raccontato una parte della verità – ha detto l’ex sindaco di Scandriglia – in realtà il tormentone delle sue dimissioni è cominciato quando è saltato il governo Berlusconi. Ma non si lascia a metà l’opera saltando da un treno all’altro in corsa. Non è rispettoso per chi ha sostenuto la vittoria elettorale di Melilli. E comunque la battaglia per la salvaguardia della Provincia non è affatto persa”. Schierati a difesa di Melilli invece Chicco Costini (Gruppo Misto), Paolo Bigliocchi (Alleanza per Rieti) e i democratici Giuseppe Martellucci e Bruno Chiarinelli: “La sua non è una fuga ma una provocazione politica, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sullo scempio che seguirà alla soppressione della Provincia: Rieti, tra Stato e parastato, rischia di perdere 5000 posti di lavoro”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 9 Ottobre 2012


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