PER LA PROVINCIA PRIMA IL COMMISSARIAMENTO POI LA SOPPRESSIONE

(a.l.) Le dimissioni del presidente Melilli, che in teoria potrebbero rientrare ove la sua maggioranza glielo imponesse, aprono la crisi in Provincia prima del tempo. “Ho fatto la mia battaglia in difesa della Provincia fino all’ultimo giorno ma ormai è finita, non solo dal punto di vista istituzionale ma anche economico. Ora infatti l’unico obiettivo veramente importante è mettere in sicurezza il bilancio 2013; per il resto il governo è determinato ad andare avanti rapidamente con la soppressione quindi con me o senza di me il commissariamento sarebbe scattato al massimo a gennaio”. Chi gestirà la delicata fase del “trapasso” tra Rieti e Viterbo? “Credo che debbano farlo i sindaci, magari riuniti in un comitato. Io posso dare una mano ma sono loro che in futuro saranno chiamati a decidere il nuovo presidente della Provincia e quindi è giusto che trattino con Viterbo le condizioni dell’accorpamento”. Melilli, dopo le dimissioni-bluff del 2007, si prepara a lasciare per davvero la Provincia, della quale è presidente dal giugno del 2004, quando si impose di misura su Antonio Cicchetti. Nel giugno del 2009 fu riconfermato presidente dopo un estenuante testa a testa con Chicco Costini. “Lascio un ente con i conti a posto: ho pagato milioni di euro di debiti fuori bilancio che ho trovato ma non ne lascio nessuno a chi verrà dopo di me”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 6 Ottobre 2012

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