UIL FPL: “SE IL PROBLEMA DELLA SANITA’ REATINA E’ GIANANI, LO SI RIMUOVA”

Pubblichiamo il comunicato della UIL FPL.

Nel corso della riunione tenutasi il giorno 5 settembre 2012 la Direzione Aziendale della ASL di Rieti ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’intenzione di dare in appalto a società esterne alcuni servizi di diagnostica per immagini tra cui la radiologia di Magliano S., di Poggio Mirteto, di Amatrice e del Distretto di Rieti. La UIL FPL ritiene grave la proposta della Direzione della ASL che maschera l’alienazione di alcuni servizi sanitari di questo territorio come semplice questione tecnico organizzativa. Si tratta, invece, di un progetto dirompente che non potrebbe essere attuato senza l’avallo della politica e delle istituzioni locali in quanto, se realizzato, avrebbe conseguenze disastrose ed irreversibili sulla già drammatica situazione della sanità reatina. Non era certo questo il senso del mandato che la Conferenza dei Sindaci aveva affidato solo alcuni mesi fa al Direttore Generale della ASL che con quanto proposto oggi si sta rivelando il braccio armato della disastrosa politica sanitaria di una Regione Lazio sempre più romanocentrica e indifferente ai bisogni del nostro territorio. La UIL FPL ritiene irricevibile la proposta ed ha diffidato la Direzione Aziendale a dar seguito al progetto riservandosi ogni azione di contrasto. Si sta concretizzando un progetto di smantellamento dei servizi sanitari di questo territorio che neanche le più pessimistiche previsioni paventavano. I nodi vengono al pettine e la Regione Lazio non ha più alibi, può rispedire al mittente il progetto e fare quello che le Organizzazioni Sindacali da tempo chiedono: se il dottor Rodolfo Gianani è il problema della sanità reatina lo si rimuova. Tutto il resto è complicità e avallo dell’operato del Direttore Generale. Dinanzi a questo scenario la UIL FPL preferisce stendere un velo pietoso sulle squallide sceneggiate mediatiche dei politici e rappresentanti delle istituzioni locali. La situazione è talmente degradata e grave che ben altre azioni i cittadini si attenderebbero da loro. Se avessero un minimo senso di appartenenza a questo territorio trarrebbero le dovute conseguenze sulla loro incapacità di fare squadra a difesa dei diritti della provincia che li ha eletti a propri rappresentanti. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 6 Settembre 2012

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