“PENNA E CALAMAIO” DI MONICA PULITI

La sanità che non avremmo mai voluto vedere. La scorsa settimana, alcune gestanti, ricoverate nel reparto di Neonatologia del nostro ospedale, costrette a fare armi e bagagli e a trasferirsi in strutture sanitarie fuori provincia perché al de’ Lellis mancava personale. Una situazione parossistica, indegna di un nosocomio provinciale. Ma, analizzando bene la situazione e mettendo insieme le tessere del puzzle, si può ben dire che i segnali ci fossero tutti: una politica incentrata solo ed esclusivamente sui tagli, quella avviata dal commissario ad acta Renata Polverini, ha come sola conseguenza il depauperamento dei servizi sul territorio con il conseguente trasferimento di pazienti in altre strutture sanitarie laziali o extraregionali. Ridotta al lumicino la sanità sul territorio, depotenziata quella dell’ospedale provinciale dove il personale sopporta turni ben oltre i limiti consentiti e dove da qui a dicembre nuovi dipendenti, una ventina, andranno in pensione senza che si possano rimpiazzare, dove l’accesso agli esami somiglia sempre più a un terno al Lotto mentre si assiste a uno scaricabarile, da parte della stessa Regione, che punta il dito contro la gestione del direttore generale della Asl, Rodolfo Gianani, ecco, mentre succede tutto questo, le gestanti reatine decidono, e a ragione, di partorire altrove. E quello che è successo qualche giorno fa a Neonatologia potrebbe ripetersi in altri reparti. A Oncologia, per esempio, dove la richiesta di 7 unità per rimpinguare un organico ridotto all’osso, contenuta nella delibera a firma dello stesso dg, è stata bocciata dalla Regione che continua a presentare a questo territorio un conto troppo salato rispetto al debito di una sanità laziale al quale la Asl reatina – la più virtuosa a livello regionale – ha concorso in maniera infinitesimale. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 27 Agosto 2012

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