32°ANNIVERSARIO STRAGE DI BOLOGNA: MARRONI SCRIVE ALL’ASSOCIAZIONE DEI FAMILIARI

Per il 32esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna, il Presidente del Consiglio Comunale di Rieti Gian Piero Marroni ha inviato una lettera al “Presidente dell’associazione tra i familiari della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980” Dott. Paolo Bolognesi. Nel documento il Presidente Marroni ricorda il grande lavoro dell’Associazione dei familiari in questi anni per la ricerca completa della verità e della giustizia, e il grande impegno per tenere viva la memoria. La lettera si conclude con la consapevolezza che in questa battaglia di giustizia l’Associazione non è sola, ma che può contare sulla solidarietà e il sostegno di tanti cittadini e istituzioni locali.

SEGUE IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DOTT. PAOLO BOLOGNESI

 “Il 2 Agosto 1980 alle ore 10.25 una bomba esplose alla stazione ferroviaria di Bologna provocando la morte di 85 persone e 200 feriti, a trentadue anni di distanza da quella terribile strage ancora esistono molti misteri. Attraverso i tribunali sono arrivate le condanne per gli esecutori materiali di quella terribile strage, ma non si è mai venuto a capo dei veri mandanti. Sicuramente ho motivo di ritenere che sia fondamentale per prima cosa non dimenticare, e il ruolo della vostra Associazione in questo caso è di basilare importanza, visto che da più parti continuano operazioni di depistaggio e impedimenti per non arrivare mai alla verità finale.  L’ultima in ordine di tempo è quella del fondatore della P2 Licio Gelli che ha parlato che la strage sarebbe stata provocata “da un mozzicone di sigaretta che ha prodotto un surriscaldamento che ha creato l’esplosione”.  Quello che appare chiaro è che il vostro lavoro per la ricerca della giustizia come Associazione da enorme fastidio. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini nelle ore successive alla strage disse “non ho parole siamo di fronte all’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia”, di fronte quindi a questa impresa criminale serve conoscere quello che è avvenuto fino in fondo perché si arrivi alla verità più completa. Caro Presidente in questa ricerca di giustizia non siete comunque soli, tanti cittadini e istituzioni locali vi sono vicini per rafforzare nel nostro Paese la democrazia e restituire allo Stato la giusta credibilità.” Foto: Emiliano GRILLOTTI © 2 Agosto 2012

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